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Pirelli, svelati i risultati dell’indagine sulle gomme utilizzate a Spa

In seguito alle analisi tecniche effettuate nei giorni scorsi sui pneumatici di Spa, l’azienda milanese ha comunicato i risultati della sua indagine. La FIA si è detta soddisfatta di come la Pirelli ha portato avanti il lavoro.
A cura di Vito Lamorte
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La Pirelli ha rivelato che "un numero eccezionale di tagli" sono stati scoperti sui suoi pneumatici nel corso del weekend del Gran Premio del Belgio quando due gomme sono scoppiate alla velocità di 300 km/h. Il produttore italiano ha condotto un'indagine approfondita in seguito agli incidenti che hanno coinvolto la Mercedes di Nico Rosberg nella seconda sessione di prove libere e la Ferrari di Sebastian Vettel al penultimo giro della gara e ha presentato alla FIA un elenco dettagliato delle conclusioni. L'organo di governo del motorsport si è detto "soddisfatto" per come è stata condotta l'indagine. Di conseguenza, e nel tentativo di evitare ulteriori problemi con le sue gomme, la Pirelli ha alzato la pressione degli pneumatici e dei limiti in vista del Gran Premio d'Italia. In un documento presentato da Pirelli, l'azienda ha confermato "l'assenza di problemi strutturali" e ha aggiunto: "Fin dall'inizio del 2015, sono stati utilizzati 13.748 gomme slick, anche su piste particolarmente dure come Sepang, Barcellona e Silverstone. Non c'è mai stato nessun problema e questo sottolinea la solidità del prodotto". La casa milanese ha trovato 63 tagli nel battistrada degli pneumatici utilizzati durante il fine settimana di Spa: "Nei precedenti 15 eventi (10 gare e cinque sessioni di test) sono stati riscontrati una media di 1,2 tagli per gara. Tutto questo indica una quantità anomala di detriti in pista a Spa, con un conseguente aumento del rischio di incontrare un corpo estraneo".

Il secondo punto esamina i due casi: "Se un detrito (anche piccolo, di carbonio o di altro materiale particolarmente resistente) penetra e taglia le diverse parti strutturali di un pneumatico (ovviamente impiegato ad alta velocità e a maggior ragione se utilizzato in modo prolungato) senza perforarne la carcassa, determina un meccanismo di rottura che può essere differente da quello conseguente alla normale foratura, che avviene con la perdita di pressione, e dà invece origine al tipo di evento verificatosi sul pneumatico di Vettel. Nel caso di Rosberg, invece, dove l’utilizzo era inferiore, il pneumatico ha resistito, come mostrano chiaramente le immagini, e il cedimento non è stato istantaneo. Per 4 curve è stato ben visibile un filamento della struttura interna del pneumatico fuoriuscito dal battistrada che segnalava l’esistenza del danno e l’avviato processo di logoramento del pneumatico. Sempre durante il GP di Spa (tra prove libere e gara) anche nel caso di altri piloti, sono stati riscontrati tagli provocati dai detriti che hanno danneggiato la costruzione senza che il pneumatico subisse il cedimento".

Il terzo punto del documento riguarda la pulizia della pista e le raccomandazioni della FIA: "Sabato a Spa, al termine delle qualifiche, stante l’eccezionale numero di tagli riscontrati su pneumatici, Pirelli aveva segnalato a FIA la particolare condizione del circuito chiedendone la pulizia oltre che la comunicazione ai team. FIA aveva provveduto tempestivamente a far pulire il circuito e ad avvisare le squadre. Per garantire maggiore sicurezza, Pirelli proporrà alla FIA uno studio per ottimizzare i criteri di pulizia delle piste".

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