Pneumatici invernali, è scaduto l’obbligo: ecco cosa rischia chi non cambia gomme
La bella stagione sembra ormai alle porte e con essa cade anche l'obbligo di circolare con pneumatici invernali (cioè marcati M+S) o catene a bordo: da oggi, infatti, non è più necessario circolare con le gomme studiate appositamente per i mesi più freddi dell'anno anche se il ritorno a quelle estive potrà essere graduale. Agli automobilisti, quindi, sarà concesso un mese di tolleranza – quindi fino al 15 maggio – per adeguarsi.
Tempi, modalità e sanzioni
Il Codice della strada prescrive all'articolo 6 che l'ente proprietario della strada può stabilire, fuori dai centri abitati, divieti e limitazioni alla circolazione in caso di situazioni meteorologiche pericolose. Questa modifica al Codice è stata varata nel 2010, ma il ministero dei Trasporti ha messo ordine alla situazione, varando una direttiva, la numero 1058 del 16 gennaio 2013, e una circolare, il 1049 del 17 gennaio 2014. Nella direttiva del 2013 è stato stabilito un periodo uniforme per l'obbligo che impone l'uso di pneumatici invernali o catene; generalmente dal 15 novembre al 15 aprile ogni anno mentre la circolare ha stabilito un ulteriore passo in avanti: chi monta pneumatici invernali marcati M+S il cui codice di velocità è inferiore a quello riportato sulla carta di circolazione del proprio veicolo non può circolare al di fuori del periodo invernale indicato dagli enti proprietari delle strade, ossia dal 15 ottobre al 15 maggio, proroga compresa. Chi sceglie di farlo fuori da quel periodo rischia multe pesanti che vanno da 422 a 1.695 euro e possibile ritiro della carta di circolazione con l'invio in revisione del veicolo.
Per tutti gli automobilisti che invece hanno montato pneumatici invernali con codice di velocità uguale o superiore a quello previsto per le gomme estive non è obbligatorio, ma un cambio gomme è comunque consigliabile; circolare con gli pneumatici invernali anche d'estate, infatti, è altamente sconsigliato perché esse risultano particolarmente sensibili alle alte temperature, comportando il rischio di danneggiamento e addirittura di scioglimento del battistrada costringendo così gli automobilisti a recarsi dal gommista con una frequenza maggiore.