Pneumatici ricostruiti, l’Italia è al quinto posto
Il controllo delle gomme e del loro “stato di salute” è indispensabile sempre, ma in particolar modo con il giungere dell’inverno, così ci sono delle case automobilistiche che offrono ai propri clienti un check-up del proprio treno gomme per valutarne l’effettiva efficienza. Ma l’attenzione si sposta anche ad un altro aspetto, quello della ricostruzione del pneumatico senza necessariamente cambiarlo, soprattutto per gli autocarri.
A tal proposito, cioè sul versante della ricostruzione dei pneumatici, sui dati forniti dalla European Tyre and Rubber Manufactures Association il Centro Ricerche Continental Autocarro ha stilato una classifica delle nazioni che destinano i vecchi pneumatici alla ricostruzione e l’Italia si è classificata al quinto posto, preceduta dalla Svizzera, dell’Estonia, dalla Finlandia e dal Portogallo.La ricostruzione, come afferma il Centro Continental, è conveniente sotto un punto di vista sia economico che ambientale perché permette di utilizzare la carcassa della gomma anche quando il battistrada è consumato.
Daniel Gainza direttore commerciale di Continental, commentando l’ultima novità della Casa, cioè il ContiRe, uno pneumatico ricostruito dedicato agli autocarri: “Continental è un marchio leader nella ricostruzione dei pneumatici, con un'esperienza più che trentennale in questo settore. Ha sviluppato un modo peculiare di eseguire la ricostruzione delle carcasse usate, denominato ContiRe. Questa metodologia prevede l'utilizzo di mescole e materiali originali, il ricalcolo al centesimo di millimetro delle misure delle coperture ed una produzione in stampo, come quella utilizzata per realizzare i pneumatici nuovi”.
