Porsche Italia, 5.000 vetture nell’anno del trentennale

Un anno di passione e crescita il 2015 per Porsche Italia che da gennaio a novembre ha consegnato 4.777 vetture in Italia, con una crescita del 24,56% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Un aumento che conferma quello della casa di Zuffenhausen nel mondo che per la prima volta nella storia dell'azienda ha superato le 200.000 vetture consegnate, in anticipo di anni rispetto al target previsto per il 2018. Una performance che si unisce al grandioso finale di stagione nel motorsport, al titolo iridato del campionato del mondo Endurance e i tre allori colti nel campioanto GT.
A livello globale, nei primi 11 mesi del 2015, il mercato nazionale più grande è stato quello cinese, dove Porsche ha venduto 54.302 vetture (34%), seguito da quello degli Stati Uniti, con 47.819 vetture, mentre il mercato europeo è cresciuto del 30%, con 70.509 vetture consegnate da inizio anno. L'Italia è il terzo mercato europeo, forte di una rete di vendita di 36 centri Porsche, 17 centri assistenza e 3 filiali service.
“A fine anno dovremmo sfiorare le 5.000 vetture consegnate e per il 2016 ci aspettiamo un'ulteriore crescita, condizionata dalla disponibilità di prodotto dalla fabbrica – ha precisato il direttore generale di Porsche Italia, Pietro Innocenti.
“Il portafoglio d'ordini sta crescendo su tutta la gamma – ha precisato – Per l'ibrido ne vorremmo vendere di più, ma se guardo la quota sul totale noto che è di tutto rispetto, comparata ad altri Paesi dove vi sono magari facilitazioni fiscali. Oggi – ha precisato il numero uno di Porsche Italia – vendiamo il 10% di ibride sia su Cayenne, sia su Panamera. La 918, naturalmente, fa discorso a sé”.
I risultati di Porsche Italia sono in parte dovuti alle buone performance di Macan, ma anche di GT2, GT3, GT3 RS e GT4. Un incremento a doppia cifra che non ha risentito dello scandalo dieselgate che nei giorni scorsi ha portato alle perquisizioni della Guardia di Finanza nella sede Porsche di Padova.
Siamo molto sereni, perché chi conosce il settore automobilistico sa che un'auto che deve rispondere alle omologazioni negli Stati Uniti è molto diversa da una che deve rispondere alle omologazioni europee – dice Innocenti – Negli USA abbiamo sospeso le vendite, qui no. Confido che tutto si chiarisca nei giorni prossimi, siamo sereni e abbiamo detto ai nostri clienti di stare tranquilli”.