Porsche Mission E, il futuro è ad emissioni zero
Il futuro dell'auto passa per l'elettrico e Porsche ne è certa. Il marchio di Zufferhausen stabilisce nuovi punti di riferimento nel segmento green e lancia il guanto di sfida alle rivali con la concept Mission E. L'avveniristica vettura presentata al Salone di Francoforte (17-27 settembre 2015) getta le basi su un nuovo sistema propulsivo ad alto voltaggio, una tecnologia che rivoluzionerebbe di fatto il segmento e metterebbe in seria difficoltà colossi quali Tesla e le sue potenti sportive.
Look futuristico
Motori e tecnologia
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Look futuristico
Dal punto di vista estetico la Mission E si presenta come un progetto del tutto nuovo dotato di un ottimo pacchetto aerodinamico ed una serie di elementi creati apposta per la trazione elettrica. La sezione frontale sfrutta appieno la configurazione ad emissioni zero e le prese d'aria si riducono al minimo in quanto non è necessaria l'aspirazione d'aria per alimentare il motore. Il cofano anteriore risulta quasi schiacciato tra i due vistosi passaruota anteriori. I gruppi ottici sono composti da quattro lampade LED di dimensioni ridotte e sono accompagnati lateralmente da uno splitter in carbonio che convoglia aria fresca alle ruote. Lo spoiler anteriore migliora la presa sull'asfalto e sottolinea l'altezza da terra della vettura di soli 130 mm. Il profilo laterale riesce a mantenere intatte le tipiche forme delle Porsche e pone l'attenzione sulla configurazione coupé 4 posti della vettura con una linea del tetto arcuata verso il retrotreno.
All'eccesso delle ruote con cerchi da 21 pollici anteriori e 22 pollici posteriori si alterna il minimalismo dell'assenza degli specchietti retrovisori, sostituiti da due telecamere posteriori, ed il montante centrale eliminato per dare un aspetto più slanciato alla carrozzeria. Il passaruota anteriore sinistro monta uno sportello che nasconde il connettore di ricarica delle batterie ed il relativo schermo su cui viene visualizzato lo stato dell'apparato. La sezione posteriore sposa le forme tondeggianti necessarie all'installazione delle grosse senza rinunciare ad un basso baricentro e la fanaleria è costituita da un'unica barra LED che corre in orizzontale su un profilo nero dove è presente il lettering Porsche illuminato in rosso. In basso è presente un diffusore che conclude il lavoro del pacchetto aerodinamico e ovviamente mancano i terminali di scarico.
Motori e tecnologia
L'apparato propulsivo della Porsche Mission E prende in prestito le tecnologie utilizzate sulla 919 Hybrid portata in vittoria da Nico Hulkenberg e compagni. Il sistema si avvale di due motori elettrici che scaricano oltre 600 CV sulle quattro ruote. La struttura in materiali leggeri tra cui alluminio ad alta resistenza e fibra di carbonio contribuisce ad innalzare le prestazioni della vettura, che vanta uno scatto 0-100 Km/h della durata di 3,5 secondi mentre per raggiunge i 200 Km/h da fermo impiega circa 12 secondi. La concept è stata messa alla prova sulla Nordschleife e ha registrato un tempo inferiore ad 8 minuti. Una peculiarità della Mission E è l'utilizzo di un impianto da 800 Volt, una caratteristica che migliora notevolmente l'efficienza rispetto agli attuali sistemi da 400 Volt soprattutto nei tempi di ricarica, che col Porsche Turbo Charging si riducono a soli 15 minuti ed è pienamente compatibile con le stazioni di ricarica da 400 Volt e gli apparati di ricarica ad induzione. L'abitacolo monta quattro sedili sportivi individuali e la plancia è cosparsa di schermo OLED gestiti dai comandi touch o semplicemente tramite lo sguardo. La strumentazione sfrutta un potente processore grafico per la visualizzazione in 3D e gode anche di un proiettore olografico. Il Porsche Car Connect rende la Mission E completamente controllabile da smartphone, che con la funzione digital riesce a gestire tutti gli elementi della supercar elettrica e fornire l'accesso senza chiavi per un periodo di tempo limitato o su un percorso selezionato.