Il prezzo del carburante diminuisce, ma meno del greggio
Si volge verso la fine del 2009, ma il tempo dei bilanci è già arrivato. Il mercato delle auto, virtù dell'intervento statale, è in crescita, il prezzo dei carburanti cala. Tutto sembrerebbe seguire un percorso idilliaco. Potrebbe essere anche così, ma urge un chiarimento.
Se infatti i carburanti costano meno, il calo non è comunque proporzionale a quello che hanno vissuto i distributori. All'automobilista, infatti, un litro di benzina viene a costare meno dell'anno preccedente del 12% ed uno di gasolio del 20,6%. Il costo del greggio, tuttavia, è calato del 40,7% rispetto al 2008. Questi i dati diffusi dall'Unione petrolifera e riguardanti il 2009, almeno fino ad ottobre.
C'è forse da trarne che il profitto dei distributori è aumentato della differenza tra riduzione del grezzo e riduzione del prodotto commercilizzato? Ovviamente no, poiché tra il passaggio iniziale e quello finale vi sono anche livelli intermedi e tempi di trasmissione dei benefici che richiedono mesi. Parimenti, se è necessario per onestà evitare semplicismi populistici, è anche opportuno ammettere che se nel 2008 si è verificata una riduzione dei profitti del settore – per limitare i quali si è fatto pesare gran parte dell'onere sui consumatori – la crescita del 2009 alimenterà prima i distributori e poi i consumatori.
Ma sempre in maniera men che proporzionale, giocando sulla percezione degli automobilisti, ancora alterata dalle stangate del 2008.