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Problemi di alimentazione sui motori diesel, Volvo richiama 200mila auto in tutto il mondo

La casa svedese, di proprietà della cinese Geely, ha avviato una campagna di richiamo su circa 200mila veicoli che potrebbero presentare problemi di alimentazione che, con il tempo, potrebbero portare alla perdita di carburante. Le vetture interessate, oltre ai modelli delle serie V40, S60 e V60, sono le Volvo V70, XC70, S80, XC60 e XC90 costruite tra il 2015 e il 2016.
A cura di Matteo Vana
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Ancora un richiamo anima il mondo dell'auto: stavolta a correre ai ripari è il costruttore svedese Volvo, di proprietà della cinese Geely, che ha comunicato di avere avviato un richiamo a livello mondiale che riguarda 200mila modelli con motore diesel delle serie V40, S60 e V60 – comprese le rispettive varianti Cross Country – che potrebbero presentare problemi di alimentazione al motore. I principali mercati interessati sono quelli di Svezia, Regno Unito e Germania, ma la campagna di richiamo sarà su scala mondiale. Il gruppo, infatti, ha reso noto come alcuni dei veicoli potrebbero presentare piccole fessure all'interno di una delle tubazioni di carburante nel vano motore, che insieme a un sistema di alimentazione pressurizzato, potrebbero col tempo portare a perdite di carburante nel vano motore. Un inconveniente decisamente fastidioso che l'azienda vuole risolvere al più presto.

I modelli interessati dal richiamo

Nonostante non si siano verificati incidenti o lesioni a persone a seguito del problema legato all'alimentazione dei veicoli della casa scandinava, Volvo ha deciso in maniera preventiva di far rientrare in officina le vetture per un controllo; oltre ai già citati modelli diesel della serie V40, V60 e S60, il richiamo riguarderà anche le Volvo V70, XC70, S80, XC60 e XC90 costruite tra il 2015 e il 2016. L'azienda si è già mossa per risolvere il problema contattando direttamente i clienti del marchio per la riparazione e il ripristino del difetto senza che questi debbano sostenere ulteriori spese. Non è la prima volta che Volvo è costretta a una campagna di richiamo su alcuni dei suoi modelli anche se il più grande risale ormai al 2004 quando  l'azienda svedese fu costretta a far rientrare 460mila automobili per fissare il cablaggio in un modulo di controllo elettronico per la ventola di raffreddamento principale delle auto.

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