Suzuki Ignis 2017: prova su strada, prezzi, foto e scheda del mini-Suv pensato per la città
La Suzuki Ignis è un Suv ultra-compatto col quale il brand nipponico punta ad attaccare il segmento A presentandosi come una vera e propria rivale della Fiat Panda. Di dimensioni decisamente ridotte – la lunghezza è di appena 370 cm – la piccola giapponese sfida la concorrenza creando una fetta di mercato del tutto inedita. Le sue proporzioni richiamano gli stilemi tipici degli Sport Utility Vehicle ma non rinuncia ad una serie di dettagli estetici unici. Abbiamo provato la Ignis impegnandola in due settimane di intense prove. La vettura in prova è una Suzuki Ignis 1.2 SHVS 90 CV manuale con allestimento iTop.
Design completamente nuovo
Il look della Suzuki Ignis riesce a mascherare le sue proporzioni da segmento A con un design che richiama al meglio l’intera storia del brand nipponico. Le sagome squadrate del corpo vettura rendono la Ignis in mini-Suv a tutti gli effetti. La calandra a sviluppo orizzontale è ben definita dalla cornice cromata. I fari sfruttano la tecnologia Led per creare una firma luminosa con le luci diurne. I passaruota bombati allargano le carreggiate e permettono di ospitare al meglio i cerchi in lega neri da 16 pollici.
Pratica in città e contenuta nei consumi
La piccola Ignis è un’auto decisamente agile e adatta alla guida in città. Lo sterzo è molto preciso durante la guida e si ha un forte senso di sicurezza al volante. La posizione di guida rialzata è una caratteristica presa in prestito dai Suv di segmento superiore e migliora notevolmente visibilità. Il motore messo alla prova è il 1.2 DualJet da 90 CV. Il propulsore si comporta molto bene in città e, nel misto, i consumi sono rimasti stabili a 20 Km per litro. Il modello in prova monta l’apparato ibrido SHVS (Smart Hybrid Vehicle by Suzuki): il sistema si basa su un piccolo motore elettrico da 3,2 kW (circa 4 CV) che funge anche da alternatore e motorino di avviamento per lo Start&Stop. L’unità elettrica fornisce una spinta aggiuntiva in partenza o durante la ripresa. La gestione dei due motori è completamente automatica ed il piccolo elettrico è un assistente invisibile che contribuisce a tenere a bada i consumi. Il comfort di guida è garantito dallo sterzo leggero e dal pedale della frizione particolarmente morbido. L’assetto prevede sospensioni piuttosto rigide, questo setup fornisce la massima precisione nelle curve ma rende la Ignis abbastanza vulnerabile su buche o fondi sconnessi.
Il 1.2 DualJet risulta un po’ pigro in basso ma dopo i 2.000 giri/minuto si risveglia e garantisce un’ottima spinta. I sorpassi vengono effettuati con molta facilità, grazie alla modesta potenza del 4 cilindri. Spingendo troppo l’acceleratore, si avverte il peso ridotto della vettura e i pneumatici stretti non la rendono adatta ad una guida più sportiva.
Allestimento iTop e assistenza alla guida
L’allestimento iTop prevede una ricca dotazione, che comprende il Safety Pack completo. Non manca la frenata automatica “attentofrena”, che sfrutta le due telecamere anteriori per prevenire i tamponamenti frontali prima avvisando il guidatore e azionando il freno in casi estremi. Il pacchetto comprende anche il Lane Assist “guidadritto” che avverte il guidatore con una vibrazione sul volante in caso di abbandono involontario della corsia ed il “restasveglio” che riesce a rilevare i cali di attenzione del guidatore e ne richiama l’attenzione con segnali visivi e acustici. I 3 sistemi sono particolarmente efficaci ma possono ancora dare un po’ di fastidio nella guida quotidiana in un contesto urbano molto trafficato – l’assistente alla frenata vede il pericolo dietro ogni angolo e dopo la quinta segnalazione di fila diventa particolarmente fastidioso. Impossibile distrarsi con lo smartphone: l’allestimento iTop prevede il sistema di infotainment con schermo touch e funzionalità Apple CarPlay e Android Auto.
Buoni gli interni e la capacità di carico
Le dimensioni ristrette del corpo vettura possono ingannare e non danno l’idea di quanto l’abitacolo particolarmente spazioso. La posizione di guida rialzata risulta ben comoda anche per piloti piuttosto alti. La configurazione degli interni prevede 4 comodi posti con divanetto posteriore scorrevole, optando per il quinto posto il divano diventa fisso. Il bagagliaio sorprende con una volumetria minima di 260 litri, un dato notevole se confrontato con la Panda che si ferma a 225 litri. L’area di carico è espandibile fino a 1.100 litri abbattendo i sedili posteriori, che offrono differenti combinazioni rendendo il vano di carico pratico e modulare. All’interno della Ignis si notano differenti vani portaoggetti mirati ad espandere le capacità di carico, tra cui dei portabottiglie all’interno delle portiere. Questi si compensano con la plancia priva di un vero e proprio ripiano dove poter poggiare piccoli oggetti durante la marcia.
Listino prezzi
La vettura in prova, una Suzuki Ignis 1.2 Hybrid 2WD iTop ha un prezzo di listino di 16.800 €. Il listino del mini-Suv nipponico parte da 14.050 € per l’allestimento iCool dotato dello stesso 1.2 DualJet privo dell’apparato ibrido SHVS. La variante intermedia iTop costa 15.800 € e con un sovrapprezzo di 700 € si può installare il cambio automatico AGS. Il listino offre anche la trazione integrale Suzuki AllGrip, che è disponile solo per gli allestimenti iTop, a 17.300 €, e per la top di gamma iAdventure da 18.000 €. Il sistema ibrido SHVS può essere aggiunto, con un sovrapprezzo di 1.000 €, su tutti gli allestimenti a partire da iTop.