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Pubblicità auto ingannevoli: la Ford multata dall’Antitrust

Ford Italia è stata multata dall’Antitrust per una pratica commerciale scorretta. La battaglia contro le pubblicità ingannevoli è appena cominciata.
A cura di Eugenio Tinto
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L’affare inizia a diventare serio, soprattutto perché dalle parole si è passato ai fatti. La Ford Italia insieme con la Fce Bank del gruppo Ford e a tre concessionarie della casa di Detroit sono stati multati  in quanto il messaggio pubblicitario risulta essere altamente ingannevole, per utilizzare la terminologia dell’Antitrust la Ford ha usato una pratica commerciale scorretta. L’inganno è una scorrettezza fino a provo contraria.

La sanzione pecuniaria si aggira intorno ai 255.000 euro e sarà cosi ripartita: 90.000 euro li pagherà direttamente Ford Italia, il restante è da dividersi tra gli altri soggetti coinvolti nella sanzione. Sotto accusa è finito il claim con il quale la Ford sponsorizzava sulla stragrande maggioranza dei mezzi di comunicazione il lancio della Fiesta TDCI, ovvero “operazione Ideaford, 50% un'auto nuova al costo di un'auto usata. Nuovo come usato”.  Beh l’Antitrus ha asserito nel sua motivazione d’accusa: “Come accertato nel corso dell’istruttoria svolta,  in realtà, l’operazione “IDEAFORD”, pubblicizzata nei messaggi in esame, consiste in un finanziamento rateale con maxirata finale che prevede la possibilità di usare un’autovettura nuova, per un periodo di 24 o 36 mesi, versando un anticipo (compreso fra il 5% ed il 50% del prezzo di listino), con facoltà, al termine del programma, di riconsegnarla o di acquistarla, saldando il c.d. Valore Futuro Garantito”.

La querelle ovviamente è partita dai consumatori che hanno appurato sul proprio portafogli che la cosa non era affatto come la pubblicità affermava, il concetto di acquistare l’auto come se fosse usata derivava solo dal fatto di anticipare il 50% dell’intero valore della vettura, che era tra l’altro uguale al valore della stessa automobile però usata, e di pagare il restante nei 24 mesi successivi. Dopo il Belgio e la mobilitazione dell’associazione Terra!, la decisione presa dall’Antitrust rappresenta davvero una novità in questo campo, sperando che non resti una eccezione.

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