Raikkonen: “Ferrari danneggiata nel contatto con Verstappen, giusta la penalità”
Una gara, quella di Suzuka, che per le Ferrari sarebbe potuta andare diversamente se, sulla loro strada, non avessero incrociato ancora una volta Max Verstappen; se il contatto con Vettel, però, è stato giudicato dai commissari come un normale incidente di gara, con il tedesco forse troppo ottimista nel cercare il sorpasso in un punto quasi impossibile, quello con Raikkonen è stato ben diverso tanto da costare all'olandese una penalità di 5 secondi.
Tutto è successo alla fine del primo giro quando la Rossa numero 7 guidata dal finlandese ha provato ad approfittare dell'errore del giovane pilota Red Bull, finito lungo alla chicane: nel rientrare, però, Verstappen ha chiuso Raikkonen colpendolo e provocando danni importanti alla vettura del Cavallino che ne ha risentito per tutta la gara. Una decisione, quella della commissione gara, che trova d'accordo il campione del mondo 2007, ma che non gli restiuisce un passo che, senza quel contatto, lo avrebbe potuto portare ad impensierire le Mercedes.
Non penso che non abbia cercato di colpirmi intenzionalmente, ma il contatto c’è stato. La penalità è giusta anche se da parte mia non è servita a molto. Ho sofferto con una vettura danneggiata per tutta la gara, dopo il contatto con Max ho visto alcuni pezzi della mia auto volare. Ho cercato di allargare al massimo la mia traiettoria, ma lui è arrivato da un fuori pista nell'erba e, quindi, forse non poteva sterzare di più; diciamo che in un mondo ideale avrebbe dovuto lasciarmi un po' più di spazio – ha dichiarato il finlandese ai cronisti presenti -. Nel contatto abbiamo perso un sacco di carico aerodinamico, ma senza essere in grado di fare un giro con una macchina integra è impossibile dire cosa avremmo potuto fare. Nel complesso è stato un fine settimana difficile e deludente; questo risultato non è il massimo. Ora è necessaria un’analisi approfondita, sperando di arrivare alla prossima gara in una condizione più normale che ci metta in grado di combattere
Un duello infinito tra Max e le Rosse
Una rivalità, quella tra le Rosse e Max Verstappen che ha origini lontane: il primo scontro, infatti, risale al GP d'Ungheria 2016, quando l’olandese finì nel mirino delle critiche per un multiplo cambio di direzione che rovinò la gara di Raikkonen, seguito poi dal Belgio con il contatto al via che coinvolse entrambe le vetture di Maranello. Sempre a Spa, un nuovo screzio con Kimi per qualche zig zag di troppo in rettilineo fino ad arrivare al clamoroso episodio del Messico quando Max venne sanzionato per un taglio di chicane senza rendere la posizione e per l’ennesimo eccessivo numero di cambi di traiettoria per evitare il sorpasso di Vettel. L'anno scorso, invece, fu Singapore, con la carambola al via, a far tornare in auge la lotta con le vetture di rosso vestite. Adesso il Giappone, l'ultima puntata di una serie che sembra infinita.