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Raikkonen: “La Ferrari può giocarsela. Bottas? A volte bisogna capire se osare o meno”

Il finlandese: “Sono sicuro che qui sarà diverso rispetto a Baku, dobbiamo solo sperare che tutto vada per il meglio”. Poi sul rapporto con il connazionale della Mercedes: “Io sono stato molto penalizzato, lui meno. Speriamo che quella sia stata l’ultima volta”.
A cura di Matteo Vana
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Kimi Raikkonen - Getty Images
Kimi Raikkonen – Getty Images

Lasciarsi alle spalle la gara di Baku e tornare sul podio: è questo l'obiettivo di Kimi Raikkonen per il prossimo appuntamento che andrà in scena in Austria. Il finalndese, in Azerbaijan, ha vissuto un weekend complicato: al via è stato subito colpito dal connazionale Valtteri Bottas, poi mentre cercava di recuperare è stato vittima di una foratura a causa dei detriti persi dalle due Force India e infine è stato costretto a fermarsi per problemi alla sua SF70H.

Il pilota della Rossa vuole voltare pagina in fretta e il Gran Premio d'Austria sembra rappresentare l'occasione giusta. Sul circuito di proprietà della Red Bull Raikkonen non ha mai vinto, ma il finnico sembra ottimista in vista del weekend che sta per iniziare.

Mi sento abbastanza fiducioso in merito alla possibilità di potercela giocare in questo fine settimana. Nella qualifica a Baku si è visto un grande margine tra Ferrari e Mercedes che ha sorpreso molte persone, ma come abbiamo già detto credo sia stato tutto dovuto alla gestione delle gomme. Sono sicuro che qui sarà tutto diverso – ha dichiarato il pilota della Ferrari nel consueto incontro con la stampa -. Adesso siamo alla vigilia di un altro fine settimana, abbiamo la velocità, dobbiamo solo sperare che tutto vada per il meglio. Speriamo di rimanere fuori dai problemi e di poter usare la nostra velocità senza imprevisti.

Un rapporto complicato con Bottas

A Baku era stato Valtteri Bottas a interrompere sul nascere i sogni di gloria del finlandese. Un rapporto, quello con il connazionale, che si è rivelato più complicato del previsto: quello dell'Azerbaijan, infatti, non è l'unico episodio che ha visto i due coinvolti in questa prima metà di stagione, ma Raikkonen non vuole pensarci. "Siamo finlandesi, ma lui è di una generazione più giovane, quindi non abbiamo mai corso nelle stesse categorie fino al suo arrivo in Formula 1. È una storia ingigantita perché veniamo dalla stessa nazione, se avessimo due passaporti differenti sarebbe tutto diverso.  Sono rimasto sorpreso dalla sua frenata anticipata, ma ho lasciato lo spazio per la sua monoposto sperando che bastasse. A volte è necessario sapere quando devi osare e quando no, non dico che sia facile, ma va fatto. Io sono stato molto penalizzato, lui meno, grazie alla bandiera rossa. Speriamo che quella sia stata l'ultima volta" ha concluso.

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