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GP Russia, Raikkonen replica ad Alonso: “I team radio non devono essere privati”

Il pilota della Ferrari non è d’accordo con l’ex compagno di squadra e ritiene che i team radio aiutino a capire come procedere durante la corsa.
A cura di Vito Lamorte
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La polemica che non ti aspetti. Dopo aver parlato del team radio di Fernando Alonso nei confronti della sua scuderia a Suzuka dopo il sorpasso di Marcus Ericsson per circa dieci giorni, ecco che lo stesso spagnolo riprende il caso nella conferenza stampa del giovedì a Sochi. Il due volte campione del mondo ha ribadito che, secondo la sua idea, i dialoghi via radio fra i piloti e il muretto della squadra dovrebbero restare un fatto privato ma a ribattere questa tesi è un insospettabile Kimi Raikkonen. Il pilota finlandese della Ferrari la pensa diversamente dal driver della McLaren e crede che i team  radio siano diventati parte dello spettacolo della Formula 1 e non andrebbero censurati per nessun motivo: "Penso che non sia il caso di tenere private le comunicazioni via radio, servono a capire cosa sta succedendo in corsa. Nel corso del weekend abbiamo continue riunioni in privato e sappiamo perfettamente che i dialoghi di gara finiscono in televisione".

Una presa di posizione a dir poco sorprendente da parte del campione del mondo del 2007 dato che anche lui non gradisce tantissimo essere disturbato quando è al volante. Durante il Gran Premio di Abu Dhabi della stagione 2012, quando correva con la Lotus, il finnico rispose così ad un tecnico: "Lasciami in pace, so quello che sto facendo". Ricordate come finì quella gara? Vinse Raikkonen davanti ad Alonso e Vettel. Mica male.

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