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Raikkonen: “Silverstone mi piace, speriamo di vincere ancora”

Il finlandese della Ferrari guarda con ottimismo alla tappa inglese: “In passato ho fatto belle gare e sono salito diverse volte sul podio. Preferivo il vecchio circuito, era più scorrevole, ma ad ogni modo è un buon tracciato”. Il suo ingegnere di pista: “Banco di prova per le gomme per via dell’usura. Importante l’efficienza aerodinamica”.
A cura di Valeria Aiello
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Kimi Raikkonen / Getty
Kimi Raikkonen / Getty

Con ancora il gusto del podio di Spielberg arrivato dopo il contatto tra le Mercedes di Lewis Hamilton e Nico Rosberg ai danni del tedesco, Kimi Raikkonen si prepara ad affrontare il prossimo round in calendario, Gp di Gran Bretagna sul circuito di Silverstone, decima tappa del campionato del mondo di Formula 1 dove il Circus sbarca in rapida successione dal fine settimana in Austria. Lo storico tracciato inglese è cambiato più volte a partire dal 1950, quando l’Alfa Romeo trionfava con le 158 della tripletta di Nino Farina, Luigi Fagioli e Reg Parnell in quella che fu la prima gara valida del campionato del mondo di F1. Da quegli anni il layout è cambiato profondamente, fino ad arrivare all’attuale configurazione che non è però quella preferita dal finlandese della Ferrari.

Preferivo il vecchio tracciato – spiega Raikkonen nell’intervista a Ferrari.com – Per me era più scorrevole e più completo, come avrebbe dovuto essere. Anche quello nuovo non è male, consente più sorpassi ma, se potessi scegliere, tornerei al disegno originale.

Credo che il nuovo tracciato sia veloce – aggiunge – Ci sono alcune curve lente, ma la vecchia pista era più scorrevole, mentre adesso la parte nuova non lo è altrettanto ma ad ogni modo è un bel circuito. Curva preferita? In realtà non ce n’è una in particolare”.

A Silverstone, l’iridato 2007 della Ferrari ha all’attivo una vittoria nell’anno del titolo mondiale e quattro podi negli anni in McLaren, tra il 2003 e 2006. Da allora, al volante della Rossa, ha colto un quarto posto nel 2008, chiudendo in ottava posizione nel 2009 e nel 2015. Nel biennio in Lotus, ha invece collezionato due quinte posizioni.

In passato ho fatto delle belle gare, sono salito diverse volte sul podio – ricorda Kimi.

È un circuito che mi piace, speriamo di vincere ancora – ha concluso.

Come Kimi, anche il suo ingegnere di pista, David Greenwood, probabilmente preferiva il vecchio tracciato, del quale conserva un forte ricordo d‘infanzia.

In termini di pista ho molti bei ricordi della vecchia Silverstone, uno dei primi circuiti dove sono stato da piccolo e ho assistito come spettatore – dice Greenwood che guardando al presente aggiunge – Il tracciato oggi è cambiato in maniera considerevole e l’aggiunta del Wellington Straight lo ha reso più lungo, anche se conserva molte delle vecchie caratteristiche e richiede ancora una buona efficienza aerodinamica. Non è molto esigente sui freni ma abbastanza impegnativo per le gomme”.

Molta energia viene scaricata sulle gomme durante il giro, soprattutto lateralmente. Negli ultimi anni la pista mette più alla prova le gomme posteriori piuttosto che le anteriori e, in generale, l’usura è abbastanza bilanciata tra i quattro pneumatici. Per questo motivo la strategia diventa piuttosto interessante”.

Di solito è possibile vedere un mix di strategie. Si può andare da una a due soste e se il degrado è molto alto se ne possono anche vedere tre, ma negli ultimi anni si è rimasti tra una e due”.

Anche il meteo può svolgere un ruolo interessante nella strategia. Nella gara dello scorso anno abbiamo visto quanto è stato importante a metà gara, vedremo cosa accadrà quest’anno”.

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