Rc auto, calano i prezzi ma oltre 1,6 milioni di automobilisti perdono la classe di merito
Buone notizie per gli automobilisti italiani: il 2017 è stato un anno molto positivo per le polizze Rc auto, che hanno visto una sensibile riduzione dei prezzi. Secondo un'indagine condotta da Facile.it, in Italia il costo medio dei premi è calato del 2,8% durante l'ultimo mese portando ad una stima di 562,87 €. Il comparatore ha analizzato oltre 500.000 preventivi di rinnovo della copertura assicurativa effettuati sul portale e ha constatato un incremento dei sinistri dichiarati durante il 2017.
Le regioni meno virtuose. Secondo le stime di Facile.it, sono circa il 4,2% gli automobilisti italiani che il 2017 hanno denunciato un sinistro durante il 2017. Analizzando i dati, emerge che sono 11 le regioni in cui la percentuale supera la media nazionale. Al primo posto troviamo l'Umbria, che svetta col 6,22% degli automobilisti con sinistri denunciati alla compagnia assicurativa. Al secondo posto c'è la Liguria, col 5,67%, seguita al terzo posto dalla Toscana col 5,48%. Le altre regioni oltre la media sono Lazio, Marche, Lombardia, Sardegna, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna ed Abruzzo. La regione più virtuosa risulta il Molise, con una percentuale pari al 1,53%. Confrontando i dati con l'annata precedente, l'Umbria fa registrare un incremento del 1,59%, in netta contrapposizione con la performance positiva della Valle d'Aosta, che vede calare i sinistri denunciati del 2,43%.
Medici ed infermieri al top. Il campione mette in evidenza anche le differenze di genere: la classe di merito aumenterà per il 4,77% delle donne mentre per quanto riguarda gli uomini la percentuale è del 3,89%. Dai dati raccolti da Facile.it è stato possibile fare una classifica anche basandosi sulle professioni. L'intera categoria degli operatori sanitari prende il primo posto col 5,03%, seguita dai pensionati (4,99%) e dagli insegnati (4,98%). Le categorie professionali con meno denunce di sinistri sono gli ecclesiastici (2,58%) e le Forze dell'Ordine (2,79%).