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Rc auto, Ddl Concorrenza taglia i risarcimenti per gli incidenti

Riviste le basi di calcolo degli indennizzi per ogni punto di invalidità. Le nuove tabelle non sono ancora pronte ma dalle prime stime il risparmio delle compagnie potrebbe superare il 40% per i danni biologici di lieve entità, toccando il mezzo milione di euro a caso per i danni più gravi.
A cura di v.a.
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Nelle misure previste dal Ddl Concorrenza approvato lo scorso 20 febbraio dal Consiglio dei ministri, oltre agli sconti nel caso in cui l’automobilista accetti determinate clausole finalizzate al contenimento dei costi e al contrasto delle frodi come installazione della scatola nera o rilevatori del tasso alcolemico, ci sono diverse novità, tra cui il ribasso dell’attuale tabella per i risarcimenti del danno biologico di lieve entità. Il Governo è intervenuto sui danni più lievi, tra cui rientrano ad esempio la perdita di un dito o la perdita totale dell’olfatto – tagliando la base di calcolo per i risarcimenti che dai 795,91 euro attuali per un punto di invalidità è stata ridotta a 674,78 euro, il 15,21% in meno.

Inoltre, con un cambio lessicale, il “danno biologico” viene riportato nel “danno non patrimoniale per lesioni di lieve entità” di cui all’articolo 139 che come spiegato dall’Avv. Marco Bona, “viene ora liquidato assieme al danno biologico nella misura ridotta stabilita dalle nuova tabelle”. Nell’ipotesi di un 30enne vittima di un incidente con invalidità del’8%, anziché gli attuali 18mila euro di risarcimento – 12mila euro più 25-30% del danno morale e un ulteriore 20% di personalizzazione del danno – con le nuove regole avrebbe poco più di 10.200 euro comprensivi del danno morale ed eventuale personalizzazione del danno.

Infine, le nuove misure toccano anche il danno biologico non lieve, che all’138 diventa “danno non patrimoniale per lesioni di non lieve entità” per cui la liquidazione del danno ricomprenderà i danni morali. I danni temporanei di grave entità, invece, sono equiparati ai danni lievi, per i quali è stabilito lo stesso risarcimento di 39,37 euro al giorno, per ogni giorno di inabilità.

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