RC auto fraudolente, dal primo gennaio all’Ivass il compito di supervisionare
Le cosiddette truffe alle assicurazioni sono di sicuro una delle tante cause che hanno portato le stesse a vette mai raggiunte prima d'ora, colpevoli gli automobilisti poco virtuosi che sfruttano i soliti "colpi di frusta" o altri piccole lesioni per farsi rimborsare incidenti mai realmente avvenuti. Occhio dunque alle menti truffaldine ma a quanto pare anche alle stesse assicurazioni! Secondo quanto riportato infatti da Il sole 24 Ore, nei soli primi mesi del 2012, l'Isvap (ossia l'autorità addetta al controllo delle compagnie) ha sanzionato le stesse per la straordinaria somma di 29 milioni di euro, addirittura un terzo in più di quanto riscontrato nel primo semestre del 2011. Causa di maggiori problematiche sono infatti le stesse RC auto, accusate in otto casi su dieci di venir meno ai contratti stipulati nelle proprie polizze auto.
Sotto i riflettori la liquidazione del sinistro – solitamente in ritardo o inferiore rispetto al danno da rimborsare, ma ancor di più la mancanza del rilascio nei tempi previsti dell'attestato di rischio, documento strettamente necessario ai fini di un cambiamento di compagnia posticipato per evitare una perdita di introiti sicuri. Tra le oltre 2000 sanzioni applicate la fetta più grossa spetta all'Unipol con 557 multe per un totale di 2.513.700 euro, a seguire Groupama a quota 300 (2.549.077 euro), la Milano con 125 verbali per un netto di 1.383.566 euro e via discendendo. Il record per la sanzione più salata va ad ogni modo all'Axa che in colpo solo è riuscita a farsi capo di oltre due milioni di euro, non male neanche la Zuritel che segue ad un milione, per non parlare della Crédit Agrigole che per assicurare un'utilitaria ad un 18enne chiedeva l'esborso di 4.500 euro l'anno, praticamente quello che molti di noi capteranno come un'invito all'elusione dell'obbligo di stipulare un contratto d'assicurazione. Sempre più automobilisti, anche i più virtuosi, vengono infatti scoraggiati dal sempre crescente prezzo delle RCA, taltolva davvero troppo salato per poter rientrare all'interno di un budget familiare, tanto da far nascere in cuor proprio la vera e propria convinzione di una speculazione forzata.
Per far fronte a questa problematica ecco dunque che il Governo con l'arrivo del Decreto di sviluppo 2012 ha deciso che, a partire dal 1° gennaio 2013, l'incarico di vigilare sull'operato delle assicurazioni non sarà più ad appannaggio dell'Isvap ma bensì dell'Ivass, sotto la vigilanza della Banca d'Italia. Il presidente dell'associazione sarà lo stesso direttore generale della Banca d'Italia, Fabrizio Saccomanni, che opererà con funzioni di rappresentanza e coordinamento. La stessa Ivass avrà inoltre il compito della prevenzione delle frodi, collaborando a stretto contatto con assicurazioni e forze inquirenti per scovare quei tanto acclamati "Incidenti fasulli".