Rc Auto, in arrivo il Ddl che ripristina il tacito rinnovo e aiuta gli assicuratori
Il nuovo Ddl Concorrenza potrebbe risollevare i prezzi della Rc Auto. L'allarme arriva in seguito alla legge che, se approvata, potrebbe mettere in seria difficoltà i consumatori. La manovra propone l'abolizione del divieto del tacito rinnovo per le polizze assicurative riguardanti danni e rischi accessori per la Rc Auto. La manovra rischia di avere pesanti ripercussioni sui prezzi delle polizze rendendo la vita più facile alle compagnie assicurative.
Il tacito rinnovo fu abolito da Monti. Nel dicembre 2012 il governo Monti abolì dal contratto di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile per veicoli a motore e natanti la clausola di "tacito rinnovo". Prima di tale data per poter cambiare assicurazione bisognava mandare tramite raccomandata una lettera di disdetta, il tutto entro 15 giorni dalla data di scadenza. In caso contrario la polizza veniva automaticamente rinnovata, spesso a prezzi piuttosto elevati. La manovra ha un notevole impatto sul mercato e gli automobilisti ora hanno la possibilità di cambiare compagnia senza necessità di preavviso. Ogni anno il cliente ritorna sul mercato e ha la possibilità di scegliere una polizza più vantaggiosa: il risultato finale è un calo medio, da giugno 2012 a giugno 2016, del premio di circa 80 €, pari al 18,3% sul totale.
Un decreto contraddittorio. Inizialmente il Ddl Concorrenza proponeva di abolire il tacito rinnovo anche al ramo danni e ai rischi accessori alla polizza auto principale ma la legge ha preso una piega completamente differente aggiungendo un emendamento che porta il ddl verso una nuova strada. La reintroduzione del "tacito rinnovo" potrebbe avere pesanti ripercussioni sui consumatori che, ignari di esso, potrebbero trovarsi costretti a pagare rinnovi di Rc Auto non più convenienti come una volta a causa del nuovo ddl Concorrenza.