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Rc Auto, l’Ivass lancia l’allarme: scoperti tre siti che stipulavano polizze contraffatte

L’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni ha chiesto l’oscuramento dei siti “www.miaassicurazione.it”, “www.uniquastudio.it” e “www.piugaranzieassicurazioni.it” che stipulavano polizze assicurative volgendo un’attività irregolare.
A cura di Matteo Vana
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Sono sempre di più i siti che offrono la possibilità di stipulare polizze assicurative per le automobili, ma soprattutto su internet il fenomeno delle Rc auto contraffatte sembra dilagare: l'Ivass, infatti, l'istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, ha comunicato attraverso un comunicato di aver scovato altri tre siti che commercializzavano polizze, anche di durata temporanea, non riconducibili ad intermediari iscritti nel Registro.

I portali sono stipulavano polizze auto contraffatte

I tre siti in questione sono "www.miaassicurazione.it", "www.uniquastudio.it" e "www.piugaranzieassicurazioni.it"; questi portali riportavano i dati identificativi di intermediari regolarmente iscritti nel Registro unico degli intermediari, i quali però hanno dichiarato la propria totale estraneità alle attività svolte tramite essi. A seguito delle verifiche espletate, l'Ivass ha accertato che l'attività di intermediazione assicurativa svolta attraverso questi portali non è regolare e, di conseguenza, ne ha chiesto l'oscuramento alle Autorità competenti. Questo è l'ennesimo caso di siti che stipulano polizze contraffatte tanto che nei primi sei mesi del 2017 sono state elevate 784 sanzioni alle società di assicurazione per una somma complessiva di 4,6 milioni di euro e più del 70% di queste riguarda proprio il settore automobilistico.

L'Ivass raccomanda, prima di sottoscrivere un contratto di assicurazione, di prestare la massima attenzione quando si è di fronte ad un'offerta riguardante una polizza soprattutto se di durata temporanea. In questi casi, infatti, è sempre bene verificare sempre che sia le imprese sia gli intermediari siano autorizzati a svolgere l'attività assicurativa per la quale vengono selezionati dai clienti; per verificare che le persone possano effettivamente svolgere la mansione è possibile rivolgersi agli elenchi delle imprese italiane ed estere ammesse ad operare in Italia, l'elenco degli avvisi presenti sul portale Ivass, attraverso il quale si può venire a conoscenza dei siti non conformi e delle società non autorizzate a svolgere l'attività Rc auto nel nostro Paese, ed infine dal registro unico degli intermediari assicurativi dell'Unione Europea.

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