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Rc Auto, negli ultimi 5 anni il prezzo medio è calato di 100 euro

Dai 515 euro del quarto trimestre 2013 – data d’inizio della rilevazione – ai 419 euro del terzo trimestre del 2018 si è registrata una contrazione di 96 euro per gli automobilisti.
A cura di Matteo Vana
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Buona notizie per gli automobilisti: il prezzo medio dell'Rc auto è calato di quasi 100 euro in cinque anni. Il dato emerge dal Bollettino Iper realizzato dall'Ivass, l'autorità di vigilanza delle assicurazioni, che ha reso noto come si sia passati dai 515 euro del quarto trimestre 2013 – data d'inizio della rilevazione – ai 419 euro del terzo trimestre del 2018 con una contrazione di 96 euro, più del 20% in meno, grazie anche alla diffusione della scatola nera, pratica diffusa soprattutto nel Mezzogiorno. Una cifra non certo straordinaria ma che conferma la progressiva diminuzione di una delle voci di spesa più importanti per gli automobilisti.

Rimangono, però, ancora differenze importanti all'interno dell'Italia stessa: il costo della Rc auto, infatti, è influenzato dalla zona nella quale un veicolo viene assicurato con un forte squilibrio tra la Campania che attesta il prezzo medio a 539 euro e Valle D’Aosta con 303 euro. A fare la differenza può essere anche la compagnia scelta con variazioni Anche la compagnia scelta fa la differenza, visto che si sono registrate variazioni comprese tra il -9,4% e il + 7,4% nonostante diminuiscano gli italiani che la cambiano di frequente, con un trend discendente registrato al 9,38% rispetto ai 12,5% del terzo trimestre del 2015. Gli assicurati che pagano di più, però, sono gli under 25 con un premio medio di 745 euro l'anno.

L'Ivass, però, non ha reso noti solo i risultati relativi ai prezzi, ma ha anche alzato la guardia sul fenomeno delle truffe online che colpiscono soprattutto le assicurazioni Rc Auto. L'authority che vigila sul settore a gennaio ha infatti scoperto altri 20 siti ‘fake', irregolari, il 30% dei quali è già oggi off-line. Nel 2018 si è assistito a una crescita del fenomeno, che ha portato a scovare 103 siti di cui attualmente l'80% risulta oscurato. Un dato che ha rappresentato un balzo rispetto al 2017 (circa 50 siti), mentre tra il 2015 e il 2016 si contavano ancora segnalazioni sporadiche.

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