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Rc auto, polizze on-line contraffatte: altri quattro siti non autorizzati

Ivass segnala quattro nuovi casi di commercializzazione di polizze assicurative da società non riconducibili a nessun intermediario assicurativo autorizzato.
A cura di Valeria Aiello
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Torniamo a parlare di Rc auto e truffe sul web: le nuove segnalazioni arrivano dall’ivass, l’Istituto per la vigilanza delle assicurazioni, che riporta la commercializzazione di polizze Rc auto fasulle, anche aventi durata temporanea, attraverso quattro siti: “www.assitempo.it”, “www.assicurazionibrevi.it”, “www.contibroker.it” e “www.studiobovio.com”, non riconducibili ad alcun intermediario assicurativo iscritto nel Registro, per cui l’attività di intermediazione assicurativa svolta attraverso gli stessi non è regolare. Nel caso di “www.studiobovio”, il sito si presenta come “un’agenzia assicurativa plumandataria e riporta, tra l’altro, un indirizzo corrispondente alla sede di una società che non svolge attività di intermediazione assicurative”. Quest’ultima ha dichiarato “la propria totale estraneità alle attività svolte tramite predetto sito internet” precisa l’Istituto che richiama l’attenzione degli utenti e degli intermediari sulla commercializzazione di contratti di assicurazione auto fantasma, offerti attraverso siti internet o profili Facebook non riconducibili ad alcun intermediario autorizzato.

Come difendendersi? Per evitare la trappola delle false assicurazioni, il cui rischio è quello di ritrovarsi, nella speranza di risparmiare, a guidare la propria auto senza copertura Rc auto obbligatoria, l’Ivass raccomanda di adottare le “opportune cautele” nella sottoscrizione on-line di contratti assicurativi, soprattutto se aventi durata temporanea, verificando, prima della sottoscrizione se l’impresa o l’intermediario siano regolarmente autorizzati allo svolgimento dell’attività assicurativa e di intermediazione assicurativa. In tal senso, l’Istituto, tramite consultazione sul sito internet www.ivass.it, mette a disposizione degli utenti: gli elenchi delle imprese italiane ed estere ammesse ad operare in Italia (elenchi generali ed elenco specifico per la r.c. auto); l’elenco degli avvisi relativi a “Casi di contraffazione o società non autorizzate; siti internet non conformi alla disciplina sull'intermediazione” e il Registro unico degli intermediari assicurativi e dell’Elenco degli intermediari dell’Unione Europea.

In ogni caso, i siti web degli intermediari devono sempre indicare:

a) i dati identificativi dell’intermediario;

b) l’indirizzo della sede, il recapito telefonico, il numero di fax e l’indirizzo di posta elettronica;

c) il numero e la data di iscrizione al Registro unico degli intermediari assicurativi e riassicurativi nonché l’indicazione che l’intermediario è soggetto al controllo dell’IVASS.

Per gli intermediari del SEE abilitati ad operare in Italia il sito web deve riportare, oltre ai dati identificativi ed ai recapiti sopra indicati, l’indicazione dell’eventuale sede secondaria nonché la dichiarazione del possesso dell’abilitazione all’esercizio dell’attività in Italia con l’indicazione dell’Autorità di vigilanza dello Stato membro di origine.

I siti web o i profili facebook (o di altri social network) che non contengono le informazioni sopra riportate non sono conformi alla disciplina in tema di intermediazione assicurativa e espongono il consumatore al rischio di stipulazione di polizze contraffatte.

A disposizione dei consumatori, per ulteriori informazioni e chiarimenti, anche il numero verde 800486661, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 14.30.

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