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Rc auto, quasi 4 milioni i veicoli senza assicurazione in Italia

Progressivo e preoccupante innalzamento delle auto senza copertura assicurativa nell’ultimo anno nonostante il costo medio dell’Rc auto sia sceso a 475 euro grazie alla contrazione del costo dei risarcimenti. Da ottobre, la dematerializzazione del contrassegno dovrebbe consentire la riduzione drastica del fenomeno.
A cura di Valeria Aiello
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Sono quasi 4 milioni i veicoli che in Italia circolano senza assicurazione Rc auto. Secondo i dati dell’Ania, sono 3,9 milioni le auto senza copertura assicurativa nel 2014, l’8,7% di quelle circolanti: un “progressivo e preoccupante innalzamento” rispetto ai 3,5 milioni di veicoli del 2013 e ai 3,1 milioni del 2012. La quota sale al 13,5% al Sud, mentre tocca l’8,5% al Centro e il 6,2% al Nord. Il fenomeno dell’evasione assicurativa, secondo il presidente Ania, Aldo Minucci, si riflette su tutti gli assicurati, che debbono pagare un sovraprezzo destinato al Fondo di Garanzia per risarcire gli incidenti causati dai non assicurati.

Nel complesso, lo scorso anno, gli italiani hanno risparmiato un miliardo e 300 milioni per assicurare un numero di veicoli rimasto pressoché invariato. Secondo i dati dell’IVASS riferiti al 4° trimestre dello scorso anno, gli italiani hanno pagato in media, per assicurare la propria autovettura, un premio (comprensivo di tasse e oneri parafiscali) pari a 475 euro, ossia 40 euro in meno rispetto allo stesso periodo del 2013. Allungando il periodo di osservazione, il premio medio è sceso del 15% da marzo 2012 a marzo 2015. Per il presidente dell'Ania, “si tratta di risultati importanti determinati dalla riduzione del costo dei risarcimenti, trasferita sui premi assicurativi grazie anche politiche commerciali attuate dalle imprese”. Decisive due componenti: da un lato, la strutturale riduzione del numero delle denunce dei colpi di frusta, in conseguenza della legge che ha imposto, per la loro risarcibilità, l’accertamento con strumenti clinici. Dall’altro, la riduzione del numero degli incidenti, connessa con il minor utilizzo dei veicoli per effetto della recessione economica.

I dati dell’ultimo semestre 2014 hanno però evidenziato un’inversione di tendenza, con un incremento della circolazione e un lieve aumento dei veicoli assicurati. Nella prima parte del 2015 si è poi osservato un aumento della frequenza sinistri; un trend che, se dovesse trovare conferma in corso d’anno, potrebbe ulteriormente comprimere i margini tecnici delle compagnie, già ridottisi del 15% rispetto al 2013. In questo scenario, sottolinea il Presidente, “se si vuole rendere strutturale il calo dei prezzi della Rc auto, appaiono necessari e urgenti nuovi interventi normativi volti al contenimento del costo dei sinistri. Vanno in questo senso alcune delle misure contenute nel disegno di legge Concorrenza”.

La dematerializzazione del contrassegno, che troverà applicazione dal prossimo 18 ottobre, costituirà un prezioso strumento per ridurre drasticamente l’evasione assicurativa. La rilevazione delle targhe in circolazione effettuata dalle Forze dell’ordine o dai dispositivi elettronici di controllo a distanza (come i tutor e le telecamere delle ZTL), combinata con l’accesso all’archivio delle coperture assicurative, permetterà la verifica automatica dell’esistenza di un regolare contratto. “Affinché la dematerializzazione possa rappresentare un efficace strumento di contrasto dell’evasione” conclude il Presidente, “occorre però che, in tempi rapidissimi, venga modificato l’art. 201 del Codice della Strada, così da abilitare all’accertamento i dispositivi telematici di rilevamento a distanza. Senza questa modifica, la possibilità di controllo del rispetto dell’obbligo assicurativo sarebbe limitata ai soli interventi diretti delle Forze dell’ordine, depotenziando l’efficacia di questa importante innovazione.

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