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Rc auto, scoperti altri quattro siti fake che vendono polizze contraffatte

Quattro nuovi casi di commercializzazione di polizze assicurative da società che non risultano riconducibili al alcun intermediario autorizzato.
A cura di Valeria Aiello
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Torniamo a parlare di polizze contraffatte stipulate online, anche aventi durata temporanea: il nuovo allarme arriva dall’Ivass, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, che riporta nuovi casi di commercializzazione di polizze Rc auto fasulle attraverso i siti internet www.pittibroker.it, www.barattiniassicurazioni.it, www.landiassicura.it, www.martiniassicura.it. Nei primi tre casi  – informa l’Ivass – i siti non sono riconducibili ad alcun intermediario iscritto al Registro unico degli intermediari (Rui). Nel caso di www.martiniassicura, invece, il sito internet riporta il numero di iscrizione di un intermediario regolarmente iscritto il quale, però, ha dichiarato la propria totale estraneità alle attività svolte dal medesimo sito. A seguito delle verifiche espletate, l’Ivass ha accertato che l’attività di intermediazione assicurativa svolta attraverso tali siti è irregolare e, conseguentemente, ne ha chiesto l’oscuramento presso le Autorità competenti.

Come difendersi?

Per evitare di cadere nella trappola delle assicurazioni auto fasulle, l’Ivass raccomanda di adottare le “opportune cautele” nella sottoscrizione dei contratti assicurativi tramite siti internet, in particolare se di durata temporanea, verificando prima della sottoscrizione che siano emessi da imprese autorizzate allo svolgimento dell’attività assicurativa e di intermediazione assicurativa attraverso la consultazione degli elenchi – disponibili sul sito Ivass a) delle imprese italiane ed estere ammesse ad operare in Italia; b) degli avvisi relativi ai casi di contraffazione, società non autorizzate e altri siti internet non conformi alla disciplina sull’intermediazione; c) del Registro unico degli intermediari assicurativi e dell’elenco degli intermediari dell’Unione Europea. L’Ivass, inoltre, mette in guardia i consumatori suggerendo di verificare nel sito dell’Istituto che: 1) ove il beneficiario del pagamento del premio sia un intermediario, si tratti di un iscritto al Rui; 2) in caso di richiesta di pagamento a favore di carte di credito
prepagate/ricaricabili e/o conti bancari/postali (anche on-line), l’intermediario iscritto nel Rui sia il titolare della carta o del conto.

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