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Red Bull, Horner: “Fosse rimasto Vettel, saremmo più poveri!”.

Il Team Principal parla dell’ex pilota della Red Bull e del futuro della scuderia ma chiude alla motorizzazione Ferrari per le monoposto di Milton Keynes.
A cura di Vito Lamorte
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La Red Bull non sta passando una buona stagione. Anzi. Il Mondiale del 2015 avrebbe dovuto vedere il ritorno alla carica della scuderia di Milton Keynes invece le monoposto di Daniel Ricciardo e Daniil Kvayt sono state oggetto di diversi problemi che hanno portato il rapporto con la Renault ai minimi storici. Il primo anno dopo "l'era Vettel" non sta affatto andando secondo le indicazioni che aveva dato lo sviluppo nella stagione 2014. Chris Horner, Team Principal della Red Bull, ha spesso fatto quadrato intorno ai suoi piloti quando le cose non sono andate bene e a chi gli chiede dei paragoni con la stagione 2014 di Sebastian Vettel dice: "Se Sebastian fosse ancora in Red Bull, la nostra posizione non sarebbe diversa perché i piloti non sono il nostro problema. Fosse rimasto Vettel, saremmo più poveri!". Il Team Principal di Milton Keynes ha chiarito i piani di Milton Keynes dopo le voci di una possibile sostituzione di James Key, direttore tecnico della Toro Rosso (ed ex Sauber), che non rientra più nei piani: "Non siamo per nulla interessati, abbiamo una squadra tecnica forte. Adrian è ancora coinvolto in tutto quello che stiamo facendo e con Rob Marshal, Pierre Wache e Dan Fallows abbiamo un validissimo gruppo tecnico, quindi non c’è nessun desiderio di cambiare qualcosa".

Horner ha voluto chiudere alle voci sempre più insisenti che circolano dal Gran Premio d’Austria su un possibile ritorno alla motorizzazione Ferrari: "Penso sarebbe esagerato dire che la Red Bull sta filtrando con la Ferrari. Ovviamente il Gruppo Red Bull ha avuto per molti anni una relazione con Ferrari come fornitore della Toro Rosso. In Austria Sergio (Marchionne) ha fatto un'offerta generosa senza alcun dettaglio, ma per ora siamo concentrati su quello che abbiamo adesso".

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