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Red Bull, Marko critica Kvyat: “Fortunato che non gli abbiamo dato un calcio in culo”

Lo scambio di piloti fra la Red Bull e la Toro Rosso ha fatto molto discutere e Marko ha difeso la scelta del suo team.
A cura di Vito Lamorte
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Tutto può cambiare in un attimo in Formula 1. Circa 20 giorni fa Daniil Kvyat saliva sul podio in Cina e portava la Red Bull per la prima volta tra i primi tre in questa stagione. La gara successiva, quella di Sochi, il giovane pilota russo ha tamponato per ben due volte Sebastian Vettel alla partenza della gara ed è stato declassato in Toro Rosso. Il sedile di Kvyat in Red Bull è stato dato a Max Verstappen e a commentare l'accaduto ci ha pensato Helmut Marko, talent scout della Red Bull, che ha difeso questa decisione della sua scuderia:

"Con questa decisione vogliamo allentare la pressione su Daniil, che quest’anno non si sta esprimendo sui livelli dell’anno scorso, essendo stato dai 3 ai 5 decimi più lento di Ricciardo, mentre nel 2015 i due avevano prestazioni molto simili. Non sono stati solo i due incidenti della Russia a farci propendere per questo provvedimento, ma anche quanto ha raccolto Kvyat poi in gara, dove non è stato efficace. Riportarlo in Toro Rosso è la scelta più corretta per fargli recuperare la necessaria tranquillità. Kvyat è un ragazzo ancora molto giovane e dotato di un buon talento, e sono certo che saprà riscattarsi. Alla fine è stato pure fortunato che non gli abbiamo dato un calcio in culo, perché se non avessimo avuto due team, la sua carriera in F1 sarebbe già finita".

Helmut Marko, a f1i.com, ha dichiarato: "Quanto fatto da Kvyat in Russia mi ha riportato alla mente il Grosjean del 2012, che ne aveva combinate di cotte e di crude, ma poi Romain si è ripreso ed è diventato un ottimo pilota".

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