Renault e Daimler: una possibile alleanza per abbattere i costi
Sul fronte alleanze non si finisce mai di parlare. E quasi mai si tratta solo di chiacchiere, soprattutto quanto a proferire parola è il direttore generale di una società. In questo caso si tratta di Patrick Pélata, dg della Renault, che si è detto alla ricerca di partner al fine di ridurre i costi di produzione. Per ammissione dello stesso dirigente, con la Daimler si sono avviati "contatti importanti".
Del resto qualcosa si dovrà pur fare, non solo perché la Suzuki, legatasi alla Volkswagen, non può più essere il partner ideale, ma anche perché la casa francese non sta navigando in acque del tutto sicure. Rispetto al 2007 – anno in cui la crisi ancora non aveva mischiato le carte e messo in ginocchio le economie occidentali – la Renault incasserà a fine 20009 il 17-18% di profitti in meno. Per non parlare poi del mercato europeo, in calo sia quest'anno dell'8% minimo e, secondo previsioni, in calo del 10% nel 2010.
Ed allora si comincia a puntare alla riduzione dei costi. Costi che per l'appunto sarebbero divisi con l'eventuale partner tedesco sfruttando le economie di scala, senza escludere peraltro la collaborazione con gli immancabili cinesi, ai quali delegare la produzione di trasmissioni, piattaforme e propulsori.
Ma abbassare i costi non può dirsi propriamente una strategia, quanto uno degli obiettivi finali, o quasi, di ogni impresa. Vi è la necessità di integrare il proposito con approcci più generali. Per questo motivo la casa francese ha posto sotto la propria attenzione gli approcci aziendali di Fiat, Volkswagen e Toyota.
Se in Europa per ora è difficile guadagnare mercato, tanto vale puntare su quello russo, in crisi e, quindi, con buoni spazi di conquista ai primi segnali positivi. Alla fine del 2010 la Renalut vorrebbe affermarsi, nello stato euro-asiatico per eccellenza, fino ad occupare il 25-30% del mercato.