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Renault Vel Satis: fine di una storia mai nata

La grande berlina Renault ha venduto solo 62.000 esemplari in sei anni. Troppo poco: la Vel Satis va in pensione, mentre già si pensa al futuro.
A cura di Danilo Massa
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Vel Satis Renault

In pochi la rimpiangeranno, perché tale è il destino di quanti forzano i gusti del consumatore: la Renault annuncia la fine della produzione della Vel Satis. Dal 17 luglio del 2008, del resto, si era già chiusa la commercializzazione della berlina francese. Doveva essere l'ammiraglia della casa, la più indicativa, quella capace di fondere al meglio eleganza e potenza. Ed invece qualcosa è venuto a mancare, dal momento che gli automobilisti non hanno gradito la sintesi, o, forse, non l'hanno avvertita affatto.

In considerazione del buon motore, nonché del prezzo contenuto rispetto al segmento di riferimento, bisogna evidentemente supporre che quanto non è piaciuto della Vel Satis è proprio l'estetica. A tutti gli effetti la mano di Patrick Le Quément, disegnatore proprio dell'ammiraglia, aveva tracciato una silhouette in controtendenza rispetto alla moda del periodo. E ciò, forse, proprio nel segmento che più di tutti tende a confermare i propri gusti.

Ora, però, la Renault è orfana di ammiraglia. Cosa che, peraltro, poteva dirsi anche prima del pensionamento della Vel Satis, dal momento che i 62.000 esemplari venduti dal 2002 ad oggi non costituiscono affatto una presenza (specie contro le ambizioni, che indicavano una produzione di 50.000 vetture l'anno).

Per cercare di affermarsi anche in un settore che la vede sempre perdente, la Renault sta adesso collaborando con la Samsung Motors per partorire finalmente una grande berlina di successo.

Ma non sono questi i modi: prima di parlare del successore, almeno un minuto di silenzio.

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