Reprimenda per i piloti Red Bull dopo l’incidente di Baku, penalizzato Sirotkin
Un Gran Premio ricco di contatti e colpi di scena quello andato in scena a Baku: i piloti in gara non si sono risparmiati dando vita a una delle gare più entusiasmanti degli ultimi anni. L'episodio più clamoroso, però, è quello che ha visto protagonisti i due piloti della Red Bull con Ricciardo a tamponare Verstappen in fondo al rettilineo mettendo fine alla corsa di entrambi.
Concorso di colpa, per Ricciardo e Verstappen una reprimenda
Una manovra, quella dei due driver della scuderia di Milton Keynes, che è finita sotto osservazioni dei commissari di gara: l'olandese, infatti, ha cambiato più volte traiettoria mentre l'australiano ha sbagliato la staccata finendo per sbattere violentemente contro il compagno di squadra. Dopo la gara i protagonisti – ascoltati dalla commissione – hanno ammesso le proprie colpe tanto che alla fine la FIA ha deciso di non utilizzare la mano pesante: sia per Ricciardo che per Verstappen, infatti, è arrivata solo una reprimenda in quanto, secondo la visione della direzione gara si è trattato di un concorso di colpa. "Tutti e due i piloti hanno contribuito alla collisione. Verstappen ha effettuato un doppio spostamento difensivo, anche se entrambi erano di lieve entità. Ricciardo ha invece ammesso di essersi spostato sulla sinistra troppo in ritardo, per tentare il sorpasso" si legge nella motivazione ufficiale che ha portato alla decisione. Per entrambi si tratta della prima reprimenda in questa stagione con l'eventuale sanzione di dieci posizioni in griglia che scatterà solo alla terza.
Sirotkin punito, nessuna azione nei confronti di Perez
Chi, invece, non l'ha passata liscia è stato Sergey Sirotkin che è stato penalizzato di 3 posizioni, da scontare sulla griglia di partenza del Gran Premio di Spagna, prossimo appuntamento del mondiale 2018. Il russo è stato ritenuto colpevole del contatto con Sergio Perez a inizio gara; le immagini iniziali sembravano discolpare Sirotkin, spinto verso Alonso da Nico Hulkenberg che era alla sua destra, ma i commissari hanno evidenziato che non è stato così, ritenendo colpevole il solo russo. Nessuna sanzione, infine, per Sergio Perez, accusato di aver azionato il DRS in una zona vietata per rimanere davanti a Sebastian Vettel; il messicano è stato chiamato in direzione corsa per l’utilizzo improprio del sistema DRS dopo la ripartenza dal regime di safety car, ma, secondo quanto riportato nel comunicato, questo sarebbe stato provocato dai tanti problemi elettronici alla telemetria che hanno caratterizzato la corsa di oggi.