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Revisione auto, l’efficienza del veicolo sarà misurata con un voto

Dal prossimo 20 maggio arriveranno novità riguardo la revisione: i tecnici dovranno esprimere un voto sulle condizioni del mezzo rilevando le carenze, suddivise in lievi, gravi e pericolose. Inoltre il certificato di revisione riporterà i chilometri percorsi dal veicolo evitando truffe legate al contachilometri.
A cura di Matteo Vana
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La sicurezza stradale è spesso collegata alle condizioni di salute dell'autovettura sulla quale si viaggia: per questo la revisione assume un ruolo fondamentale per ridurre il numero degli incidenti che si verificano giornalmente nel nostro Paese. Nell'anno scorso gli italiani hanno speso 2,95 miliardi di euro per revisionare l'auto, con un incremento pari al 2,8% rispetto al 2016 quando la spesa per le revisioni era arrivata a toccare quota 2,86 miliardi di euro; cifre che fanno capire bene l'importanza di tenere sotto controllo la propria autovettura.

In arrivo il certificato di revisione

Dal prossimo 20 maggio arriveranno novità importanti proprio per quanto riguarda la revisione dell'auto: rimarranno invariati i tempi che stabiliscono il controllo presso un centro autorizzato 4 anni dopo la prima immatricolazione e poi ogni due anni finché la vettura è iscritta al Pra (Pubblico registro automobilistico), anche in caso di veicoli di interesse storico, ma a cambiare saranno le modalità. L'Ue, infatti, ha introdotto il certificato  di revisione per tutti i veicoli a motore, un attestato in forma cartacea sul quale i tecnici riporteranno chilometri percorsi e una valutazione complessiva sul mezzo. Questo dovrà essere firmato dal responsabile tecnico del centro di revisione e conterrà i dati di tutte le prove svolte, con il corrispondente valore riscontrato e il range ammesso, che saranno anche trasmessi al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Finora era sufficiente segnare sul libretto l'esito dei controlli, ma a partire dal prossimo 20 maggio i tecnici dovranno esprimere un voto sulle condizioni del mezzo rilevando le carenze, suddivise in lievi, gravi e pericolose.

Stop ai furbetti del contachilometri

Oltre a questa l'altra novità importante riguarderà il contachilometri. Per evitare truffe – che prevedono l'abbassamento dei chilometri percorsi innalzando così il valore dell'auto atto di rivendita – il certificato riporterà per legge i chilometri effettivi percorsi dal veicolo e inoltre sarà istituita responsabilità per il proprietario dell'auto, che diventa ora garante dello stato della sua vettura, anche in caso di manomissioni. A svolgere le revisioni, si legge nel decreto, saranno ispettori ministeriali oppure tecnici autorizzati dovranno possedere un livello elevato di capacità e di competenze, acquisite tramite una formazione iniziale e corsi periodici di aggiornamento o un esame appropriato. Inoltre, il Ministero effettuerà verifiche sull'omologazione delle apparecchiature usate e sulla preparazione del personale e potrà revocare la licenza a chi non rispetterà gli standard. Invariate, infine, le multe per chiunque sia sorpreso a circolare con un mezzo di trasporto non revisionato; la multa va da un minimo di 169 euro a un massimo di 680 euro, che può raddoppiarsi in caso di omesso controllo per due volte di seguito. Se il veicolo non è in regola, in caso di sinistro la compagnia ha diritto di rivalersi sull'assicurato.

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