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Revoca Patente: nuove norme per reati gravi

La proposta avanzata dal Presidente della Commissione Trasporti della Camera, Mario Valducci, trova molti consensi.
A cura di Eugenio Tinto
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revoca della patente

Revocare la patente a chi commette reati gravi, ecco la proposta che avanza il Presidente della Commissione Trasporti della Camera e Responsabile vicario Enti Locali del Pdl, Mario Valducci: “Quando un ubriaco al volante uccide un'intera famiglia dopo che per ben due volte gli era stata sospesa la patente, come accaduto nei giorni scorsi a Desenzano, si esce dal campo della fatalità e si entra in quella responsabilità. Per questo motivo vogliamo prevedere la revoca a vita della patente in casi gravissimi e di reiterazione dei reati connessi alla sicurezza stradale. Chi dimostra con la sua condotta di guida di rappresentare un pericolo per i cittadini è  giusto che sia messo in condizione di non nuocere più”.

Anche l’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada prende la parola riguardo questa vicenda. L’AIFVS afferma che tempo addietro la stessa associazione aveva avanzato alcune proposte riguardo ai reati gravi commessi al volante. La prima è la decurtazione definitiva dei punti: “la perdita definitiva dei punti è tra le sanzioni la più adeguata ed educativa, poiché induce il conducente a cambiare comportamento se vuole mantenere la patente, il cui diritto non è definitivo, ma corrisponde al dovere di osservare le norme: la loro mancata osservanza fa affievolire tale diritto fino a perderlo”.

La seconda proposta riguarda la concessione stessa della patente: “la modifica della concessione della patente, che non va assicurata a tutti, ma a coloro che dimostrino di possedere, attraverso opportune indagini psicologiche e mediche, uno stato psicofisico equilibrato ed un radicato rispetto per la vita e per la salute propria ed altrui, ed abbiano conseguito non solo la padronanza della conduzione del veicolo e la conoscenza delle regole della circolazione, ma anche le norme di pronto soccorso, la responsabile percezione dell’altro, la piena consapevolezza degli effetti del consumo di alcol e di sostanze psicoattive alla guida”.

Eugenio Tinto

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