Ricciardo penalizzato di 10 secondi e fuori dalla zona punti: “Se stai dietro non sei un campione”
In un GP di Francia monopolizzato dalla Mercedes e povero di azione in pista, a regalare un po' di spettacolo ci ha pensato Daniel Ricciardo che con la sua Renault, nel giro finale, ha cercato di guadagnare il massimo sfruttando la situazione che si era venuta a creare con ben quattro macchina coinvolte nella lotta per gli ultimi posti della zona punti. Manovre spettacolari e sorpassi al limite che però, secondo i commissari, il limite lo hanno oltrepassato facendo guadagnare all'australiano una doppia penalità di 5 secondi per due differenti episodi che hanno così estromesso l'ex Red Bull dalla zona punti.
L'australiano punito per una doppia manovra scorretta
Ricciardo è arrivato alla staccata della chicane alle spalle di Lando Norris, affiancando il pilota della McLaren in fase di frenata. L'australiano si è scomposto e tornando in pista ha costretto Norris ad uscire a sua volta di pista per evitare la collisione, motivo per il quale è arrivata la prima penalità. La lotta tra i due, però, ha anche favorito Kimi Raikkonen, che in uscita dalla chicane ha sfilato sia la McLaren sia la Renault; una mossa alla quale Ricciardo ha risposto affiancando l'Alfa Romeo del finlandese superandola, ma oltrepassando la linea bianca, azione che gli è costata la seconda penalità che lo ha portato dal settimo posto conquistato in pista all'undicesimo deciso dai commissari.
Ancora una volta, quindi, una gara è stata decisa dall'intervento del Collegio dei giudici, ma Ricciardo ha preferito lo spettacolo al risultato, come ammesso dallo stesso australiano nelle interviste post gara: "Sono contento di averci provato. Se stai sempre dietro non sei un campione. Era molto difficile stare dritto, quando si va al limite con questa macchina è più difficile dell'anno scorso, quando freni tardi. E' stato un ultimo giro di gara bello, una battaglia così tra tre-quattro macchine coinvolte è una bella cosa per tutta la Formula 1″ sono state le sue parole.