Ricciardo trionfa a Montecarlo. Vettel fa il massimo. Ocon: che ‘favore’ alle Mercedes
Come da tradizione sul circuito cittadino di Montecarlo a fare la differenza sono state le qualifiche. In una gara condizionata dall'usura delle gomme e da diversi problemi tecnici sulle monoposto vengono però confermate anche dopo la bandiera a scacchi le posizioni di partenza, almeno per quel che riguarda i primi 6 posti. A vincere nel Principato è infatti il poleman Daniel Ricciardo che precede nell'ordine Sebastian Vettel, Lewis Hamilton, Kimi Raikkonen, Valtteri Bottas ed Esteban Ocon. Tanti dunque i momenti da ricordare di questo Gran Premio di Monaco, così come altrettanti quelli che invece vanno dimenticati in fretta. Ecco il meglio e il peggio della sesta gara stagionale della Formula 1.
Top, chi può sorridere e perché
Ricciardo: una pole che vale una vittoria
Il capolavoro lo ha fatto in qualifica,centrando la pole sul circuito in cui i sorpassi sono difficilissimi da effettuare e chi sta davanti può dettare tranquillamente il ritmo a proprio piacimento. Il resto Daniel Ricciardo lo ha fatto scattando bene dalla griglia di partenza e poi riuscire a gestire i problemi occorsi all'ibrido della sua monoposto non lasciando mai lo spazio a Sebastian Vettel per attaccarlo. Seconda vittoria per la Red Bull in stagione, secondo sigillo dell'australiano: forse la scuderia austro – britannica dovrebbe cominciare a rivalutare le gerarchie, nonostante il compagno Max Verstappen dopo il disastro in FP3, oggi è stato autore di una gran rimonta dall'ultima posizione.
Vettel: fatto il massimo
Di più non poteva fare. Dopo non esser riuscito a centrare la pole su un circuito in cui per sorpassare dei prenderti dei rischi smisurati portare a casa la seconda posizione senza rischiare mai di perderla, guadagnare tre punti in classifica sul leader Lewis Hamilton, e insidiare comunque senza mai esagerare la prima posizione di Daniel Ricciardo. Difficilmente Sebastian Vettel poteva fare di più in queste condizioni.
Sorpresa Gasly
Altra grande prestazione per il giovane francese della Toro Rosso Pierre Gasly. In terra monegasca il 22enne di Rouen dopo un'ottima qualifica è stato tra i grandi protagonisti anche in gara riuscendo a centrare una splendida settima posizione finale ottenuta tenendo dietro negli ultimi giri sia Nico Hulkenberg che un indiavolato Max Verstappen che va ad aggiungersi al quarto posto centrato in Bahrein in questa sua prima vera stagione tra i grandi delle quattro ruote.
Flop, cosa dimenticare e in fretta
Il ‘favore' di Ocon alla Mercedes
Favorire un compagno di squadra in gara, per quanto eticamente discutibile, è una prassi accettata nel circus della Formula 1, ma favorire un avversario di una scuderia rivale non può assolutamente essere accettato. Per questo quanto fatto dal pilota della Force India Esteban Ocon nei confronti delle Mercedes (ha alzato il piede dall'acceleratore per far passare prima Hamilton e poi Bottas dopo i pit stop delle due Frecce d'Argento) non può passare inosservato. Per quanto lui sia un pilota della Mercedes Driving Academy al momento dovrebbe fare soltanto gli interessi del suo team attuale, vale a dire la Force India, e non pensare a ingraziarsi Toto Wolff.
Confusione Williams
Vedere una scuderia storica come la Williams in queste condizioni è un continuo colpo al cuore per qualsiasi appassionato di Formula 1. Solo una volta fin qui uno dei piloti della casa britannica è riuscito ad entrare in zona punti. A Montecarlo oltre ai soliti problemi di prestazione delle monoposto di Lance Stroll e Sergej Sirotkin anche diversi errori banali commessi dal box (uno dei quali costato dieci secondi di penalità al russo).
Week end disastroso per la Haas
Altra gara da dimenticare per la Haas. Questa volta sono entrambi i piloti della scuderia motorizzata Ferrari a deludere. Dopo le pessime qualifiche sia Magnussen che Grosjean in partenza si vedono superate da Max Verstappen e relegate in fondo al gruppo su un circuito cittadino in cui sorpassare è quasi impossibile.