Richiamati 206 esemplari di Ferrari, ma è boom di vendite nel 2012
Dopo il ben più vasto problema riscontrato sul finire del 2011, quando 1.248 esemplari di Ferrari 458 Italia vennero richiamati alla casa produttrice per un malfunzionamento riscontrato alla pariatia che isolava il passaruota dal calore dei collettori di scarico, la cui colla prendeva fuoco in condizioni di estremo surriscaldamento causando l'incendiarsi migliaia di euro, ancora non vi è pace per le Ferrari 458 Italia. Uno stock di 206 esemplari, tra cui anche alcune Ferrari California sono infatti state gentilmente invitate a recarsi presso il centro assistenza più vicino per verificare la presenza di un problema di equilibratura nel montaggio dell'albero a gomiti.
Il malfunzionamento – secondo la verifica dei dati informatici relativi alla produzione, è infatti emerso che circa il 2% delle Ferrari vendute (una piccola fetta considerando i 13.000 esemplari totali) soffre di pesanti vibrazioni nell'albero e nel motore che potrebbero determinare la rottura dello stesso. Il difetto nell'assemblaggio sembra esser stato individuato nel macchinario che si occupa dell'operazione di rifinitura dell'albero a canne, non correttamente calibrato. Per rigor di logica, così come ci si aspetta da un'azienda importante come quella della Ferrari, sempre attenta che il proprio nome sia simbolo di perfezione, la stessa ha quindi divulgato la notizia contattando i diretti interessati, 16 dei quali (10 458 Italia e 6 California) sappiamo essere in Inghilterra. Un piccolo incidente di percorso che sicuramente non mancherà di finire sulla bocca di tutti, ma che ci sentiamo ugualmente di premiare vista la presa di posizione a dispetto di quelle che sarebbero state le conseguenze per i possessori e per la stessa casa produttrice.
Il successo del 2012 – ciò nonostante il marchio Ferrari non è per niente screditato, al contrario, secondo le cifre illustrate quest'oggi dal Presidente Luca di Montezemolo al consueto cda, il primo trimestre del 2012 si è chiuso con 556,1 milioni di euro di ricavi, ben il 13,2% in più rispetto alla passata stagione. Solo fino al 31 marzo di quest'anno la casa del Cavallino Rampante ha venduto 1.733 vetture, con un aumento di ben l'11.5%. Un successo giustificato dai 12 cilindri della Ferrari FF, dagli stessi modelli California e 458 Italia in declinazione spider e coupé, a cui si aggiungeranno poi nella seconda parte dell'anno quella della F12berlinetta.
USA è il primo mercato Ferrari – mentre la crisi sembra dettar legge anche sull'acquisto di automobili nel nostro Paese, con 65 unità in meno vendute rispetto allo scorso trimestre, secondo la Ferrari "Dovuto alla situazione economica e alle recenti iniziative fiscali del Governo", al contrario crescono le vendite oltreoceano. Visto il rinnovato interesse nel voler sbarcare in mercati emergenti come lo è al momento quello cinese, era lecito aspettarsi proprio la maggior impennata (che non ci sentiamo comunque di screditare viste le 154 vetture vendute), ma tra lo stupore comune è invece proprio negli States che la Rossa detta legge con una crescita del 16% in più. Infine, ma non per questo meno importante, bene anche l'Europa con un eccellente andamento nel Regno Unito (+31% e 177 auto) ed in Germania (+24%).
Il 2013 sarà l'anno dell'ibrida –"Dopo aver chiuso un 2011 straordinario, iniziare l’anno con tutti gli indicatori economici in crescita è motivo di grande soddisfazione" ha dichiarato Montezemolo, sottolineando al tempo stesso come le emissioni di C02 della gamma siano in media calate del 30%. Lo stesso appuntamento è stato inoltre occasione ideale per confermare l'arrivo della nuova Enzo, la prima Ferrari ibrida, a cavallo tra la fine di quest'anno e l'inizio di quello seguente. Sullo sfondo della crisi che il nostro Paese sta attualmente attraversando è dunque sempre rincuorante apprendere come uno dei nostri maggiori simboli continui a rappresentarci in maniera degna ed esaustiva, portando anche all'estero quello che è il nostro vero valore nel campo automobilistico, da sempre uno tra i migliori nel mondo.