Riesumati i resti di Manuel Fangio: due le richieste di paternità

Il corpo di Juan Manuel Fangio è stato riesumato in seguito a due richieste di riconoscimento di paternità. Il corpo del cinque volte iridato della Formula 1 è stato recuperato venerdì nel cimitero dal paese di Balcare, il paese natale di Fangio, dove il campione argentino morì 20 anni fa, all’età di 84 anni.
L’operazione, ordinata del giudice Rodrigo Cataldo è stata effettuata in presenza dei funzionari della Fondazione Juan Manuel Fangio, è volta a prelevare campioni di Dna dal corpo per decidere sui due casi di paternità reclamati da Oscar Espinoza e Ruben Vazquez, che hanno presentato istanze separate. Secondo la biografia ufficiale, Fangio non ha avuto figli riconosciuti, tuttavia entrambi gli uomini sono certi di essere i figli naturali del grande campione.
Ruben Vazquez, 73 anni, ha riferito di non aver alcun interesse economico: “La richiesta di paternità è iniziata molto tempo fa e ho dovuto superare un sacco di ostacoli” ha detto l’uomo. “Non ci sono interessi economici dietro la mia richiesta, ma solo il desiderio di essere riconosciuto con il cognome Fangio”. Vazquez sostiene che la madre, morta nel 2012 a 103 anni, avesse firmato le carte in presenza di un notaio, sostenendo che Fangio fosse il padre. “Non ho alcun contatto con la famiglia Fangio e naturalmente mi piacerebbe conoscerla”.
Carlos Espinoza, 77 anni, sostiene invece di essere il figlio nato dalla relazione che Fangio ebbe con Andrea “Beba” Berruet, indicando come prova le tante lettere che il campione argentino scriveva alla donna per avere notizie del bambino.