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Risarcimento assicurazione: i familiari della vittima sono poveri, il giudice sospende i pagamenti

La Corte d’Appello di Torino ha bloccato il risarcimento assicurativo ai familiari della vittima di un sinistro perché indigenti. Secondo i giudici, se la Cassazione ribaltasse la sentenza, nessuno garantirebbe che le somme verrebbero restituite.
A cura di Valeria Aiello
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Se sei povero, per incassare un risarcimento assicurativo, devi aspettare la Cassazione. Se invece hai un reddito, puoi intascarlo subito. È l’amara conclusione a quale dopo 9 anni è arrivata la terza sezione civile della Corte di Appello di Torino che dopo aver condannato la compagnia assicurativa al risarcimento ha sospeso il pagamento della somma perché i familiari della vittima sono indigenti. Il motivo? Qualora la Cassazione dovesse ribaltare la decisione, nessuno garantirebbe che i danneggiati siano in grado di restituire le somme.

Il frontale tra due auto nel 2008

La circostanza, riportata dal Corriere della Sera, si riferisce a uno scontro frontale tra due auto a Barletta, sull’asse che porta alla SS 16-bis. In seguito tremendo impatto, sul colpo erano morti due trentenni, con famiglia e figli piccoli, e rimaste ferite tre persone. Una situazione difficile da accettare per i familiari, anche sul piano legale. Le richieste di risarcimento vedono coinvolte due compagnie assicurative, l’Italiana assicurazione e la Zurich, condannate dalla Corte di appello di Torino al pagamento di circa 1 milione e mezzo di euro da distribuire fra una quindicina di persone.

Sospesi i pagamenti

La Zurich, condannata a pagare un risarcimento di circa 800mila euro, ha però chiesto la sospensione, adducendo ai motivi del ricorso le “gravi difficoltà economiche” in cui versano gli eredi di una delle vittime, mentre tra gli altri beneficiari c’era chi “aveva subito una procedura esecutiva” e chi “aveva chiesto l’anticipazione di denaro sul presupposto della loro disastrosa una situazione economica”. Durante l’iter processuale, erano stati versati piccoli acconti, nell’attesa che la corte di pronunciasse. Il ricorso della compagnia elvetica è stato accolto in parte, nel senso che è stata accordata la sospensione dei pagamenti dovuti agli indigenti, tra cui la moglie di una delle vittime, ma non per quelli dovuti a uno dei feriti, perché quest’ultimo lavora e ha un reddito fisso e se la Cassazione, cui l’assicurazione ha fatto ricorso, dovesse ribaltare la decisione, potrebbe restituire il rimborso elargito dalla compagnia.

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