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Rischio hackeraggio per Tesla e McLaren, scoperto un bug nel software

Sono stati i ricercatori dell’Università di Leuven in Belgio, che lavora nell’ambito del gruppo Computer Security and Industrial Cryptography (COSIC), a scoprire un “bug” nel software che permetterebbe di attaccare le vetture rendendole fin troppo vulnerabili.
A cura di Matteo Vana
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Ci sarebbe una falla nel sistema di apertura delle porte e della gestione d'avviamento di alcuni modelli di Tesla e McLaren che ne metterebbe a repentaglio il corretto funzionamento; i ricercatori dell'Università di Leuven in Belgio, che lavora nell'ambito del gruppo Computer Security and Industrial Cryptography (COSIC), infatti, hanno scoperto un "bug" nel software che permetterebbe di attaccare le vetture rendendole fin troppo vulnerabili.

Le due case a rischio hacker a causa di un bug

Come riporta il magazine britannico Autocar, infatti, i ricercatori di Leuven sono stati in grado di violare la chiave elettronica di una Tesla Model S "nel giro di pochi secondi" e di aprire le porte attivando poi la funzione di avvio della marcia. Il sistema che gestisce i modelli di queste due marche utilizza un software fornito dalla società Pektron, ed è facilmente vulnerabile, in quanto l'azione di hackeraggio, stando ai ricercatori, non richiede di essere contemporaneamente vicini all'auto e alla chiave elettronica. Proprio per correre ai ripari, Tesla ha rilasciato un aggiornamento delle proprie chiavi elettroniche, al fine di impedire che si verifichino dei casi di hackeraggio, oltre a introdurre un nuovo sistema chiamato "PIN to Drive",  che, abbinato al disinserimento del sistema di apertura keyless, aumenterebbe il grado di sicurezza della vettura.

McLaren, invece, dopo aver appreso la notizia ha confermato che lo studio dimostra come ‘‘in teoria i sistemi di sicurezza dei nostri veicoli siano vulnerabili'‘, ma ha anche reso noto che "non risulta che nessun suo mezzo abbia mai subito un attacco di questo tipo". Entrambe le case automobilistiche hanno avvertito tramite e-mail tutti i propri clienti e hanno fornito loro degli aggiornamenti delle chiavi elettroniche; mosse che, almeno per il momento, dovrebbero risolvere il problema, ma che confermano come, in vista di un futuro sempre più tecnologico, ancora molti passi in avanti dovranno essere fatti in questo senso.

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