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Rischio incendio, Audi costretta a richiamare 1,16 milioni di veicoli

La casa tedesca è stata costretta a un maxi richiamo globale a causa di malfunzionamento delle pompe di raffreddamento che può comportare il surriscaldamento del sistema e, nel peggiore dei casi, dare vita a roghi o causare umidità provocando un corto circuito all’interno dei veicoli.
A cura di Matteo Vana
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Un problema legato al possibile malfunzionamento delle pompe di raffreddamento del motore con eventuali residui del liquido che possono comportare il surriscaldamento del sistema e, nel peggiore dei casi, dare vita a roghi o causare umidità provocando un corto circuito; è questo il motivo che ha spinto Audi ad avviare una campagna di richiamo planetario che coinvolgerà 1,16 milioni di veicoli.

Coinvolti quattro modelli equipaggiati con motori benzina 2.0

La casa tedesca ha individuato l'anomalia in quattro modelli specifici: ad essere interessati alla misura sono, infatti, i veicoli A4, prodotte fra il 2013 ed il 2016, A5 tra il 2013 ed il 2017, A6 tra il 2012 ed il 2015 e il suv Q5 fabbricato tra il 2013 ed il 2017, tutti equipaggiati con il motore turbo benzina da 2.0 litri. Una misura eccezionale che non coinvolge solo Stati Uniti e Canada – i mercati più grandi a livello globale che però sono coinvolti con "sole" 391 mila unità- ma anche gli altri con circa 800 mila vetture nel resto del mondo che dovranno tornare nelle officine, come riportato dalla Reuters.

Il maxi richiamo non comporterà costi per i proprietari e fino a novembre, quando saranno disponibili nuovi componenti, il problema verrà tamponato con l’installazione di una versione aggiornata dell'attuale pompa. Non è la prima volta che la casa tedesca si trova a fare i conti con problemi sulle proprie vetture: nel gennaio 2017, infatti, l'azienda teutonica era stata costretta ad avviare un'altra campagna di richiamo negli Stati Uniti legata proprio alla pompa di raffreddamento anche se in quel caso era bastato un aggiornamento del software di controllo per evitare la disattivazione dell'alimentatore nel caso in cui dei detriti bloccassero la pompa. Adesso, però, il rischio è addirittura quello di provocare incendi nei veicoli coinvolti, un'eventualità che l'Audi ha tutta l'intenzione di scongiurare prima che rimangano coinvolti  proprietari delle auto.

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