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Ritrovati 50 motori Ferrari rubati, in manette tre persone

Tre persone sono state arrestate per aver rubato 50 motori della casa del Cavallino, del valore di circa 900 mila euro, destinati a diverse Maserati: nel capannone insieme ad essi anche 4.500 chili di rame.
A cura di Matteo Vana
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Pensavano di essere riusciti a mettere a segno un colpo da sogno, ma alla fine sono finiti in manette con l'accusa di ricettazione. Sono stati ritrovati i motori Ferrari destinati ad equipaggiare diverse Maserati: a questo servivano i 50 propulsori del Cavallino rubati lo scorso 1 maggio. Le forze dell'ordine, dopo una complessa indagine, son riusciti a rintracciare la merce sottratta indebitamente a un'azienda; era nascosta all'interno di un capannone di Settimo, nell'hinterland Torinese. Il piano, però, è fallito per l'intervento delle forze dell'ordine che hanno sequestrato il materiale e arrestato le persone coinvolte.

In manette sono finiti un cittadino italiano di 64 anni, un romeno di 49 e una romena di 47 anni, tutti residenti a Torino e che ora dovranno rispondere, davanti a un giudice, dell'accusa di ricettazione. L'operazione condotta dai Carabinieri è riuscita a sgominare la banda. Una progettazione studiata nei minimi particolari quella dei tre malviventi che si erano serviti di una motrice rubata per agganciare il rimorchio telonato che conteneva il prezioso carico dopo essersi introdotti in una ditta di trasporti di Rivoli sfondando il cancello. Insieme ai motori Ferrari, del valore di circa 900 mila euro, i militari della Compagnia di Venaria hanno trovato anche più di 4.500 chili di cavi di rame, di verosimile provenienza furtiva, per un valore di 250mila euro circa.

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