Rivoluzione Red Bull, accordo con Honda per i motori 2019 a un passo
La Formula 1 è arrivata ad appena un terzo di stagione, ma le scuderie cominciano già a progettare il futuro: se sul fronte piloti, nonostante molti big in scadenza di contratto come Ricciardo, Bottas e Raikkonen, è tutto fermo decisamente più attiva la situazione sul fronte motori con la Red Bull che sembra essere sempre più convinta di abbandonare la Renault per sposare il progetto Honda.
Una scelta che, visti anche i risultati dell'anno scorso con la McLaren, avrebbe del clamoroso: lo step evolutivo fornito dal motorista giapponese, che in questa stagione equipaggia la Toro Rosso – legata a doppio filo alla scuderia di Milton Keynes, avrebbe convinto i vertici Red Bull a cambiare. Una decisione che è stata maturata dopo mesi di dubbi durante i quali gli ingegneri della Red Bull hanno seguito sia i progressi del motore Renault che di quello Honda montato sulla Toro Rosso; nonostante l'evoluzione portata in Canada dalla casa francese, infatti, Helmut Marko e il boss Dietrich Mateschitz sarebbero pronti a scommettere sui giapponesi, supportati anche dai miglioramenti della Toro Rosso proprio nell'ultimo Gran Premio disputato.
L'annuncio potrebbe arrivare prima del GP d'Austria
L'accordo con la casa transalpina, che fornisce i motori alla Red Bull, scadrà a fine stagione e l'intenzione sembra essere quella di non rinnovare il contratto. L'intesa con la Honda sembra ormai a un passo, come confermato anche dalle parole di Helmut Marko, umo di punta del team e scopritori di talenti come Vettel e Verstappen: "Siamo rimasti impressionati dall’ultimo aggiornamento della Honda. Hanno migliorato il proprio tempo sul giro di circa tre decimi. E’ un dato abbastanza importante" si è lasciato scappare nel paddock di Montréal. L'ufficialità dell'accordo dovrebbe arrivare già in Austria, gara di casa della Red Bul che si correrà il 1 luglio, ma non è da escludere, come riportato dalla Bild, che la chiusura dell'affare arrivi anche prima. La Formula 1 è pronto all'ennesima rivoluzione, Red Bull e Honda -a patto che il motorista giapponese abbia risolto i problemi di affidabilità mostrati con la McLaren – potrebbero rappresentare un binomio complicato da combattere anche per Mercedes e Ferrari.