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Rossi-Marquez, Alessia Polita attacca i Vip: “Ma state zitti, avete rotto il c.…”

Il duro sfogo della campionessa jesina sulle polemiche della vicenda di Sepang: “Arrivate dove sono arrivati loro e poi forse, ma dico forse, potete permettervi di parlare”. Su Lorenzo: “Insulti gratuiti come se piovesse, ora basta!”.
A cura di v.a.
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Alessia Polita (Facebook)
Alessia Polita (Facebook)

Parole senza filtro quelle di Alessia Polita, la pilota jesina che non ha bisogno di troppe presentazioni per i titoli colti in pista e quella immensa forza nella lotta contro i postumi di un terribile incidente in pista che la costringe da più di due anni ad una difficile sedia a rotelle. Ma non è una patologia devastante a dare un peso diverso al suo pensiero, quanto le verità che nessuno ha avuto il coraggio di gridare contro chi da domenica scorsa alimenta inutili polemiche sul contatto tra Valentino Rossi e Marc Marquez alla curva 14 del circuito di Sepang, offendendo senza contegno alcuno i piloti del Motomondiale.

Alessia: "Insulti gratuiti, ora basta!"

“No! Va be… Non se ne può più davvero adesso!” urla Alessia sul suo profilo Facebook. “Di tutti questi Vip” che dicono la loro opinione, Lady Polita ne ha le tasche piene e senza troppi giri di parole va subito al sodo: “Ma che c**** centrano?!?”. Poi passa alle offese circolate sul web nelle ultime ore: “Gli insulti che fate rivolgeteli a vostra madre” attacca la 30enne di Jesi. “Parlate di loro come se fossero i vostri fratelli senza neppure conoscerli! Uno che vince i mondiali a vent’anni e lo chiamate bimbom******. L’altro, che ha fatto la storia nei libri, gliene dite di ogni” per non parlare degli “insulti gratuiti a Lorenzo, come se piovesse”. L’analisi di Alessia è pungente e rispecchia in pieno una realtà dove a dare fiato alle parole sono stati davvero tutti, a partire da fan e appassionati del Motomondiale fino ai rigurgiti di mondi più lontani e decisamente ignari di cosa voglia dire andare in moto a oltre 300 km/h e vincere 17 titoli mondiali se si considerano gli allori dei tre campioni tutti insieme. “Chi vi dà diritto non lo so! Salite su una moto, arrivate dove sono arrivati loro, poi forse, ma dico forse, potete anche parlare”

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