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Rossi: “Peccato per l’errore, adesso dobbiamo rimboccarci le maniche”

Terzo sul podio di Aragon, il ‘dottore’ guarda alla tripletta asiatica: “Amo tutte e tre le piste, la Yamaha di solito va sempre molto forte. Il secondo posto nel mondiale? Non è il come il primo ma è l’unica cosa che possiamo fare”.
A cura di Valeria Aiello
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Valentino Rossi sul podio di Aragon / Getty
Valentino Rossi sul podio di Aragon / Getty

Sarà ancora lotta in Yamaha, questa volta per il secondo posto nel mondiale, a un anno di distanza dalla sfida con Jorge Lorenzo per il titolo iridato: con la vittoria di Aragon, Marc Marquez mette le mani sul titolo iridato che di questo passo potrebbe arrivare già in Giappone, prima delle tre gare di fila della tripletta asiatica di ottobre, quartultimo round del calendario 2016. Sul circuito di Alcaniz, Marquez ha confermato i favori del pronostico a differenza del ‘dottore’ che nel fine settimana sembrava avere qualcosa in più del compagno di squadra. Ma un errore all’ultimo giro, ha mandato in fumo una piazza d’onore che ha permesso al maiorchino di recuperare altri 4 punti nei confronti del pesarese che ora viaggia con un vantaggio ridotto a 14 punti sul rivale e teammate della Yamaha.

Sono arrivato lungo purtroppo ho sbagliato perché in quella staccata lì è sempre molto difficile – ha spiegato Rossi ai microfoni di Sky Sport– Ero vicino e dopo 50-60 metri dalla frenata ho capito che non mi sarei fermato e sarebbe stato brutto prenderlo in pieno e cascare tutti e due. Quindi ho pensato che era meglio di no, ma avrebbe avuto il suo fascino (ride, ndr) ma parte gli scherzi sono andato lungo e sono dovuto andare largo.

È stato un grande peccato perché nella seconda parte di gara Lorenzo era un po’ più veloce di me, però avevo delle carte da giocarmi nell’ultimo giro, potevamo lottare. Abbiamo fatto un assetto che mi avrebbe dovuto aiutare nella seconda parte della gara – aggiunge – e invece ero in difficoltà, spinnavo troppo e anche in frenata facevo un po’ di fatica a fermarmi, quindi Lorenzo, nonostante avesse un po’ di svantaggio, è venuto a riprendermi perché aveva un passo migliore, quindi quello che abbiamo fatto non ha funzionato. A funzionato meglio quello che ha fatto lui”.

Rispetto a Lorenzo noi avevamo la gomma diversa davanti, mentre al posteriore ha scelto anche lui la dura, altrimenti sarebbe stata una grandissima scelta se fosse partito con la morbida. Lui spinnava meno, riusciva a tirare su la moto meglio in uscita dalle curve e mi dava sempre un pochino. Era un po’ più a posto, e poi qui Lorenzo guida sempre molto forte e aveva quel pelo più di me. Ho cercato di rimanergli attaccato per fargli un attacco all’ultimo giro, ci avrei provato, non so come sarebbe andata a finire, ma purtroppo ho vanificato tutto con l’errore in frenata”.

Marquez? Nei due cambi di direzione stretti sono sempre stato in difficoltà mentre Marquez era molto più rapido e più agile, lui guida molto bene qui ad Aragon, va molto forte e la Honda in quei frangenti lì va più forte di noi”.

Quanto vale il secondo posto nel mondiale? Può valere molto anche perché è l’unica cosa che possiamo fare… quindi la facciamo valere molto. Il secondo posto sarà importante, anche se non è il primo, che è il più importante di tutti. Però mi piacerebbe essere competitivo e lottare per la vittoria per tutte e tre le prossime gare. Amo la tripla, sono tre piste che mi piacciono tutte e tre tantissimo, tre piste dove la nostra moto di solito va forte anche se siamo un po’ preoccupati e dobbiamo lavorare, perché comunque noi con la Yamaha non vinciamo più da Barcellona, e nelle ultime gare hanno vinto tantissime Honda, non solo Marquez, quindi sono cresciuti molto. Dobbiamo rimboccarci le maniche e capire come fare per andare un po’ più forte”.

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