Rossi pronto per il Sachsenring: “Occhio a Marquez, Lorenzo tornerà forte”
Sorrisi stretti, occhiate brevi e qualche frecciatina: le scintille dopo il duello all’ultima chicane di Assen tra Valentino Rossi e Marc Marquez, dopo anche quella prima lezione (con botto) in Argentina, hanno alterato le dinamiche di un rapporto del quale il nove volte iridato ora rappresenta una vera minaccia nel mondiale. Lo scorso anno Marquez dominava e Rossi vinceva due volte, a Misano e a Phillip Island, quando il campione spagnolo non arrivava al traguardo. In questa stagione, Marquez non vince da Austin, mentre Rossi non è mai sceso dal podio. E quando è arrivato il corpo a corpo, il Dottore ha ridimensionato lo spagnolo.
Al Sachsenring non sarà impresa semplice spodestare Marquez dal gradino più alto di un podio che Honda, Cabroncito e Pedrosa hanno blindato nelle ultime cinque edizioni del GP di Germania. L’ultima vittoria di un costruttore diverso dalla Casa Alata risale al 2009, quando Rossi infilava la terza vittoria stagionale nell’anno dell’ultimo titolo iridato in Yamaha. Proprio come allora, il pesarese approdava in Sassonia da leader della classifica iridata, con 9 lunghezze di vantaggio (oggi sono 10) sul diretto inseguitore nel mondiale, il compagno di squadra Jorge Lorenzo, determinato accorciare il gap dal teammate.
Sono pronto per il Sachsenring e arrivo a questo weekend di gara con una mentalità felice – dice Valentino Rossi. Sono riuscito a recuperare un po’ di un vantaggio in campionato che avevo perso nelle ultime gare. Avere un vantaggio di dieci punti dopo otto gare non è male, mi rende molto felice.
Il pluricampione pesarese è pronto ad affrontare il giro di boa del mondiale, dopo aver colto tre vittorie, due secondi e tre terzi posti negli 8 GP fin ora disputati, attendendosi una rapida vendetta di Marquez, che potrebbe arrivare proprio in Germania.
Ora andiamo in Germania e sarà molto importante riconfermare la nostra competitività… Siamo consapevoli che i nostri avversari stanno lavorando duramente per tornare davanti ma ad Assen siamo riusciti a stargli davanti. Marquez probabilmente sarà più vicino nelle prossime gare e con lui dobbiamo stare molto attenti”.
Come in Olanda, l’obiettivo di Rossi sarà quello di individuare il setting giusto a partire dal primo turno di libere, senza perdere di vista Lorenzo, il vero primo avversario nella corsa al titolo iridato.
Al Sachsenring il mio primo obiettivo sarà di lavorare come abbiamo fatto in Olanda, a partire dalle prime prove libere. Jorge, sono sicuro che ritornerà ad essere forte, rendendo ancora più importante lavorare bene in questo fine settimana. Dopo il Sachsenring ci sarà una pausa e sarà importante riposare un po’ prima di affrontare la seconda parte della stagione”.
Dalla sua, Lorenzo, proverà a sfatare il tabù di non aver mai piantato la sua bandierina in Germania, cosciente che il Sachsenring in passato si è mostrato un tracciato difficile per la Yamaha.
In teoria il Sachsenring è una delle piste peggiori per noi, come Assen – dice il maiorchino. Non è stata mai era perfetta la Yamaha in passato quindi è un circuito molto impegnativo. Non ho mai vinto in Germania, quindi sono ansioso di ottenere almeno una volta sul gradino più alto. Non si sa mai, forse potrebbe accadere questa stagione perché è stata un po’ strana”.
Reduce dal terzo posto in Olanda in cui ha contenuto il ritardo nei confronti di Rossi, il maiorchino è tornato sui problemi incontrati nel weekend olandese, per i quali rivela di aver identificato la causa.
Io amo Assen ma quest'anno che qualcosa è cambiato e non ho trovato il setting perfetto per essere più competitivo. Durante la gara ho faticato più di quanto mi aspettassi ma abbiamo capito come risolvere questo problema per il futuro.
Infine sul circuito tedesco e le possibilità concrete di successo, lo spagnolo della Yamaha conclude:
Sachsenring è una buona pista con una bella atmosfera e un sacco di fan. In passato sono stato vicino a vincere un paio di volte, ma non l'ho mai fatto. Quest'anno la performance della nostra moto è molto buona, quindi penso che possiamo raggiungere obiettivi più alti che negli ultimi anni”.