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Rossi dimesso dall’ospedale, già pronto per iniziare la riabilitazione

Il pilota italiano ha lasciato Ospedali Riuniti Torrette di Ancona e inizierà la riabilitazione in un centro specializzato. L’obiettivo è essere in sella per il Gran Premio del Giappone che si correrà il 15 ottobre.
A cura di Matteo Vana
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Valentino Rossi ha già iniziato il countdown, l'obiettivo è essere in pista per il Gran Premio del Giappone. L'incidente in allenamento che gli è costato la frattura scomposta di tibia e perone non h spento il suo entusiasmo; il pilota italiano, dopo l'operazione subita, aveva già cominciato a girare per il quarto piano degli Ospedali Riuniti Torrette di Ancona con la sedia a rotelle per non sforzare la gamba destra infortunata, la stessa dell'incidente al Mugello nel 2010.

L'operazione con cui il professor Pascarella e la sua equipe hanno ridotto le fratture è perfettamente riuscita, adesso Rossi dovrà osservare un periodo di riposo forzato di 30/40 giorni anche se il pilota italiano ha già mosso i primissimi passi su richiesta specifica dello stesso medico che lo ha operato riuscendo, seppur per pochissimo, a camminare. Il recupero del nove volte campione del mondo procede bene tanto che, come riportato da Sky, è già stato dimesso dall'ospedale: adesso per Rossi potrà iniziare la riabilitazione che dovrebbe portarlo a tornare in sella per la sfida di Motegi.

Valentino Rossi - Getty Images
Valentino Rossi – Getty Images

Al suo fianco gli amici di sempre e i giovani dell'Academy

Una forza contagiosa quella mostrata dal Dottore che smania dalla voglia di tornare in sella. Nel regime di assoluto isolamento creato per permettergli una convalescenza tranquilla, a fargli visita ieri, oltre all'amico Uccio Salucci e Alberto Tebaldi, l'Ad di VR46, già con Valentino dalla sera dell'incidente, c'erano anche Lin Jarvis, il gran capo del team Movistar Yamaha, i piloti Andrea Migno, Franco Morbidelli e Luca Marini, il fratellino del campione, impegnato in Moto2. A trovarlo è arrivato anche Giovanni Malagò, presidente del Coni, che dopo la visita ha confermato che l'umore del Dottore non è stato intaccato: "È incredibilmente carico, l'ho trovato bene, davvero bene, la cosa commovente è come se lo coccolano i giovani piloti della sua scuderia. Stanno lì al suo fianco ed è lui che li tiene su: vuole tornare in gara in Giappone e da uno come lui c’è aspettarsi di tutto" sono state le sue parole.

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