Rottamazione 2010: la difficile inclusione delle Euro 2 negli ecoincentivi
Tra non molti giorni dovrebbe esservi il segnale atteso: il destino degli ecoincentivi sospende i cuori ed i portafogli di migliaia di automobilisti. Si aspetta; facendo intanto rombare le auto vecchie, vecchiotte. Insomma, teoricamente nemmeno da buttare. Ma si rottama volentieri se lo stato si mostra generoso.
Eppure il parco auto sembra essersi ringiovanito non poco nel 2009 appena andato. Il volume di vendita, sostanzialmente invariato rispetto al 2009 (in Italia -0,17%), si è infatti alimentato al tavolo imbandito soprattutto di carcasse di Euro 0 ed Euro 1. Eppure le vetture da buttare non sono certo finite. Specie se verrà accolto l’invito di chi chiede l’allargamento dei benefici economici alle Euro 2, senza limiti di “età”.
L’inclusione di tutte le Euro 2 tra le macchine che danno accesso agli ecoincentivi amplierebbe il parco auto rottamabili fino ad includere il 40% delle vetture circolanti. Insomma, si arriverebbe ad interessare la maggior parte delle famiglie italiane.
La necessità di aprirsi il più possibile ai consumatori risponde a dinamiche prettamente economiche; ma se gli ecoincentivi vogliono giustificare il proprio riferimento “eco” è opportuno interrogarsi sulla rilevanza degli investimenti in una strategia verde.