Salone di Detroit 2010: la Chrysler si veste con Lancia
Al Salone di Detroit non manca il marchio che da qualche mese è diventato il più familiare per gli italiani. La Chrysler, infatti, c'è. Con tutti i connotati che la identificano, verrebbe da pensare. Ed invece no, perché se il marchio statunitense si è trovato in cattive acque, ciò è dovuto anche al basso indice di apprezzamento dei consumatori americani, che di quella identità – evidentemente – non hanno grande stima. O, quantomeno, non abbastanza da permettere alla Chrysler di coprire le sue spese.
Ed allora si presenta vestita di nuovo. Per gli americani si tratta di un manifesto, una dichiarazione di intenti che parla prima di ogni evidente strategia di mercato. Ma che parla dopo Sergio Marchionne. Sì, perché l'ad Fiat era stato chiaro: il Lingotto e la Chrysler avrebbero fuso le proprie componenti per nuove sintesi. Quasi "nuove", perché una vettura presentata al salone di Detroit sembra vicina, leggasi "uguale", a quella che in Italia si muove con il marchio Lancia. Un brand, quello italiano, che ha peraltro linee del tutto particolari ed identificative.
Il muso della vettura in foto sembra presentare infatti una Lancia Delta. Eppure parla americano. E ha anche cambiato nome. Adesso si chiama Chrysler. Metamorfosi preannunciato, che già conoscevamo. Ma che fingevamo di non aver capito.