Il concept Zoe Z.E. della Renault al Salone di Francoforte
Se la Twizy Z.E. Concept è apparsa agli occhi di tanti come un futuribile giocattolone, la seconda proposta di Renault per la futura gamma Z.E., la Zoe Z.E. concept, sarà certamente più interessante e potrà trovare una più logica collocazione nel panorama automobilistico attuale.
Iniziamo dicendo che la Zoe Z.E. come misure e segmento è paragonabile alla Clio ma a differenza di questa si vuole proporre facendo leva su un design da coupé decisamente sportivo. Fiancate muscolose ed una linea di cintura particolarmente alta sono alcuni dei tratti che la distinguono.
Curioso ed interessante il sistema di apertura delle portiere che in realtà fanno parte, componendola della fiancata. La porta anteriore è per modo di dire incernierata al montante laterale del parabrezza e si apre verso l’alto, lasciando completamente aperto l’accesso ai sedili anteriori; la porta posteriore ha un’apertura che in tanti hanno definito a farfalla. Facendo perno sul’unico montante centrale del lunotto posteriore, aprendosi lascia scoperto parte del tetto e della fiancata. Sicuramente lo capirete meglio guardando la foto!
Tantissima la tecnologia a bordo, a partire dal tetto e dal lunotto posteriore interamente rivestiti di celle solari la cui energia viene utilizzata per il raffinatissimo impianto di climatizzazione. Non si tratta di una semplice aria condizionata ma di un vero e proprio sistema di trattamento dell’aria, con programmi disintossicanti, deodoranti, idratanti e aromaterapia. In pratica una beauty farm su ruote, del resto questi particolari programmi sono stati sviluppati per Renault dalla celebre L’Oreal.
Forse tutte queste innovazioni vi hanno fatto dimenticare che si tratta di un’automobile e che tocca occuparci anche della descrizione del motore. La Zoe Z.E. è mossa da un propulsore elettrico da 70 Kw che le assicura la potenza sufficiente per raggiungere i nostri limiti autostradali e di contare su un’autonomia di circa 160 chilometri.
Per il pieno bastano un ciclo di ricarica di 6/8 ore se si sfrutta la rete casalinga, appena 20 minuti se si utilizzano le colonnine di carica rapida ed è allo studio il sistema Quickdrop che prevede la sostituzione delle batterie scariche con altre “piene” presso appositi distributori; in questo ultimo caso i tempi di rifornimento scendono a soli 3 minuti. Le batterie sono ovviamente agli ioni di litio.