SBK: a Laguna Seca piangono le Ducati. Vittoria per Jonathan Rea
Una Laguna Seca particolarmente amara per Ducati, che vede sia Davies che Giugliano cadere nella polvere del Mazda Raceway. Kawasaki invece festeggia, portando Jonathan Rea alla vittoria e Tom Sykes sul secondo gradino del podio, dopo aver conquistato la solita Pole. Le Kawasaki, dopo l’uscita di scena delle due rosse di Borgo Panigale, hanno fatto il vuoto alle loro spalle, animando comunque la gara con diversi scambi di posizione tra i due team-mate. Rea prima sbaglia al cavatappi, poi recupera l’errore, allungando nel finale. Troppo staccato Nicky Hayden, che conquista il podio, e che comunque regala spettacolo al suo pubblico riuscendo a tenere a bada un gruppetto agguerriti in cui ha ben figurato Lorenzo Savadori, sesto al traguardo.
Rea allunga, Davies abbandona
Rea vince ancora ed ipoteca il titolo. Sykes incassa nuovamente il colpo, ma in fin dei conti risulta difficile tenere le ruote davanti al nordirlandese, che ha trovato nuova linfa tornando alla vittoria con la doppietta di Misano. Ducati invece si lecca nuovamente le ferite in un sabato californiano che brucia pesantemente. Il Team ufficiale non porta nessuna moto al comando. Davies si ritrova ad oltre 50 punti da Sykes: un distacco che vale un intero round a vantaggio del rivale. La corsa al titolo è compromessa, ed anche il secondo posto pare diventare un miraggio
Gara 1: fuori le Ducati. Rea precede Sykes
Jonathan Rea beffa Sykes allo spegnersi dei semafori, ma basta poco per rivedere la Kawasaki numero 66 tornare al comando. Rea viene sorpreso anche da Chaz Davies, mentre Davide Giugliano retrocede in quarta posizione. Al quarto passaggio doppio colpo di scena: Davies passa al comando, seguito da Rea, ma il gallese sbaglia l’inserimento alla curva 6 e finisce nella polvere di Laguna. Un nuovo ritiro amaro per Davies. Sul duo di testa si riporta Davide Giugliano, che ricuce il distacco sulle Kawasaki. Il sogno di Giugliano dura fino al tredicesimo giro, quando anche per lui Gara 1 finisce per una caduta, così come Raffaele De Rosa. Con Rea e Sykes imprendibili si accende la lotta per il podio tra Hayden, Lowes e Lorenzo Savadori. Cambio di vertice al 17esimo giro, con Rea che sbaglia il cavatappi e Sykes che approfitta della situazione, per poi cedere nuovamente la posizione due giri più tardi. Il finale è un allungo di Rea, che taglia per primo il traguardo di Gara 1. Secondo è Tom Sykes, mentre sale sul podio l’idolo di casa Nicky Hayden, dopo aver tenuto testa a VD Mark e Lowes. Lorenzo Savadori è sesto, De Angelis nono, Canepa decimo, Vizziello 19esimo.
Superpole: le Kawasaki giocano sul filo dei millesimi, ma la pole è di Sykes
Sono Leon Camier e Michael Van der Mark i due piloti che riescono ad accedere alla Superpole 2 passando dalla SP1. Parte subito con tempi di tutto rispetto il turno decisivo per la composizione della griglia. Subito Rea impone un 1’23.141, lasciando Sykes, Davies e Lowes a giocarsi la seconda posizione provvisoria nelle battute iniziali. Tutti ai box a metà del turno per montare le gomme da tempo e via a giocarsi la nona Superpole stagionale. Rea abbatte il muro del 1’23, ma subito Davies gli soffia la Pole. Il Campione del Mondo in carica risponde con il tempo incredibile di 1’22.210, ma Tom Sykes migliora ulteriormente e ferma il cronometro a 1’22.155, conquistando la prima casella. Ottimo Davide Giugliano, che conquista la prima fila alle spalle di Rea. La Ducati ufficiale di Davies apre la seconda fila, davanti a Forés e Hayden, sesto e dal quale forse ci si aspettava di più. In terza fila Lorenzo Savadori e Niccolò Canepa.
Free Practice: vola la Ducati di Davies nel venerdì di Laguna
Nelle tre Free Practice si alternano tre piloti. Apre le danze la Yamaha di Alex Lowes, che chiude la FP1 con il tempo di 1’23.912, precedendo Chaz Davies e Jonathan Rea. Davies si riscatta nella seconda sessione, abbassando il crono stabilito da Lowes di 3 decimi (1’23.622) ed aggiudicandosi la combinata dei tempi della prima giornata. Migliora anche Rea, secondo davanti all’idolo di casa Hayden. Risalgono posizioni sia Sykes che Giugliano, rispettivamente quarto e quinto. Nella breve FP3 del sabato si invertono i ruoli, con Rea (1’23.412) a precedere di pochissimo Davies (+0.024), mentre ancora una volta Sykes e Giugliano inseguono.