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SBK a Mosca: Superpole ad un forte Davide Giugliano

Superpole a Mosca per un fortissimo Davide Giugliano, su Aprilia, protagonista di tutti i turni disputati. Caduta di Sykes nella terza e decisiva frazione della Superpole. Quinto Marco Melandri. Segni di ripresa in casa Ducati.
A cura di Fabrizio Carrubba
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Al Moscow Raceway sono termite le operazioni di qualifica con la definizione della griglia di partenza per le due gare di domani. La Superpole incorona uno strepitoso Davide Giugliano, protagonista dopo una due giorni di turni in pista, tra libere e qualifiche, che hanno messo in luce diverse particolarità. Se nella giornata di venerdì sono stati gli italiani a dare spettacolo in pista, con Marco Melandri e Davide Giugliano, particolarmente a loro agio sul corto ma tecnico circuito moscovita, oggi, sabato, sono state la pioggia e le avverse condizioni meteo le protagoniste dei turni della mattina per definire l'accesso alla Superpole, per poi dare spazio ad un timido sole, subito coperto da grandi nuvoloni, e condizioni di pista asciutta che hanno infine caratterizzato l'ultimo turno, quello più importante, delle qualifiche.

Venerdì – Marco Melandri, che già lo scorso anno si sera dimostrato competitivo  su questa pista, ottiene il miglior tempo nelle prime libere, seguito da un ottimo Giugliano e dal solito, velocissimo, Sykes. Bene nel turno del mattino la Ducati di Carlos Checa, che ottiene il quarto tempo e dimostra un feeling ritrovato con la sua Panigale. Nelle qualifiche pomeridiane, la Kawasaki di Sykes vola nell'ultimo passaggio e strappa il miglior tempo a Davide Giugliano che aveva dominato l'intero turno. Terzo Melandri e quarto nuovamente Checa sulla Ducati.

Sabato – La pioggia rovina il primo turno di qualifiche. I piloti scendono in pista consapevoli che i tempi ottenuti nella giornata di venerdì non potranno essere migliorati. Giugliano incappa in una scivolata dopo una perdita dell'anteriore. La caduta sembra senza conseguenze, ma uscendo di pista urta l'avambraccio contro il cordolo procurandosi un profondo taglio al gomito. Più spaventosa la caduta di Carlos Checa. Sul rettilineo, a circa 260 km/h, la ruota posteriore della sua Panigale si blocca e il pilota viene disarcionato dalla sella, sbattendo violentemente il casco sull'asfalto. Tanta paura, turno sospeso, ma per fortuna le condizioni di Checa appaiono subito rassicuranti. Nelle libere invece, continui scrosci di acqua costringono i piloti a non rischiare più di tanto. L'occasione è buona per rodare gli pneumatici da pioggia e provare il pit-stop ai box.

Superpole 1 e 2 –  Rispecchiando i valori visti nei precedenti turni sono nuovamente quattro i protagonisti a contendersi la prima posizione in griglia. La prima frazione consacra nell'ordine Sykes, Giugliano, Melandri e Checa, ritrovato in perfetta forma dopo la brutta caduta del mattino. Michel Fabrizio e Ayrton Badovini vengono esclusi al secondo accesso. Nella Superpole 2 Sykes rinuncia ancora a partire con la gomma da tempo e utilizzando un normale pneumatico da gara ottiene subito il tempo di riferimento con 1:34.546. Sylvain Guintoli, seriamente infortunato ad una spalla, gioca la carta della gomma da tempo per tentare di entrare nell'ultima frazione e contenere i danni in vista dell'ordine di partenza. Crescono anche Honda con Rea e Suzuki con Cluzel che si inseriscono a metà turno davanti a Melandri, al pari del compagno di squadra Davies. Sul finire Carlos Checa ottiene il terzo posto davanti a Melandri, che con gomma da tempo recupera la quarta posizione.

Superpole 3 – I colpi di scena vengono trattenuti per l'ultima e decisiva frazione. Sykes perde l'anteriore e cade al primo giro lanciato. Nessuna conseguenza per il pilota, ma i ridotti tempi della sessione, di fatto, escludono il pilota della Kawasaki dai giochi. Occasione ghiotta per gli avversari, soprattutto per chi ha conservato la gomma da tempo per l'ultimo turno. Il primo ad approfittare della situazione è Chaz Davies, ma i tempi sono talmente ravvicinati che la prima posizione è alla portata di tutti e otto piloti rimasti in pista. Sykes non può far altro che osservare gli avversari lottare per la Pole. Giugliano, che non ha accusato problemi dopo la caduta della mattina, conferma l'ottimo stato di forma e conquista provvisoriamente il primo tempo. Davies, Laverty e Rea provano in tutti i modi ad avvicinarsi, ma la pole resta al romano in sella all'Aprilia.

Griglia di partenza – SBK 8° Round Moscow Raceway

1. Davide Giugliano (Althea Racing) Aprilia RSV4 Factory 1'34.676
2. Chaz Davies (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 1'34.833
3. Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 1'34.934
4. Jonathan Rea (Pata Honda World Superbike) Honda CBR1000RR 1'35.058
5. Marco Melandri (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 1'35.115
6. Carlos Checa (Team Ducati Alstare) Ducati 1199 Panigale R 1'35.220
7. Jules Cluzel (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 1'35.256
8. Sylvain Guintoli (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 1'36.113
9. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 1'34.546
10. Leon Camier (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 1'35.761
11. Max Neukirchner (MR-Racing) Ducati 1199 Panigale R 1'35.788
12. Loris Baz (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 1'36.033
13. Leon Haslam (Pata Honda World Superbike) Honda CBR1000RR 1'36.069
14. Ayrton Badovini (Team Ducati Alstare) Ducati 1199 Panigale R 1'36.286
15. Michel Fabrizio (Red Devils Roma) Aprilia RSV4 Factory 1'36.329
16. Federico Sandi (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 1'38.048
17. Vittorio Iannuzzo (Grillini Dentalmatic SBK) BMW S1000 RR 1'39.079
18. Lorenzo Savadori (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 1'39.504
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