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SBK: Donington Park, ritorno alle origini

Tappa inglese per i centauri della Superbike. Si corre a Donington, dove 25 anni si disputò la prima gara del Mondiale. Favoriti i piloti BMW.
A cura di Fabrizio Carrubba
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Sono trascorsi 25 anni dal 3 aprile 1988, quando, proprio sulla pista di Donington, prese il via la storia del Mondiale Superbike. Vinse il GP  Marco Lucchinelli, sulla Ducati, con un secondo posto in gara 1 e la vittoria di gara 2. Un successo tutto italiano in un campionato nascente che vedrà nel tempo aumentare in gloria e visibilità.

Quinta tappa della stagione 2013  nel Regno Unito, terra che sempre regala talenti su due ruote. Il tracciato di Donington è stato teatro di accesi duelli tra molti piloti che attualmente militano nel campionato: Chaz Davies, Tom Sykes, Eugene Laverty, Leon Camier, Jonathan Rea e l'infortunato Leon Haslam hanno avuto modo di sfidarsi ripetutamente mentre gareggiavano nei campionati minori prima di approdare alla massima categoria e quindi sono tanti a trovarsi avvantaggiati sulla pista "di casa". Pista molto spettacolare, immersa nei prati delle Midlands Orientali, con veloci saliscendi e curvoni veloci (7 a destra e 5 a sinistra), con 3 punti chiave, i più lenti, in cui si possono decidere le sorti delle gare: la variante "The Esses" (curva 9) e i tornanti finali Melbourne e Goddards, dove proprio lo scorso anno si verificò la doppia caduta BMW a causa di un ingresso irruento di Rea.

I favoriti in previsione della gara sono i piloti BMW. La moto tedesca, fin dal suo debutto, si è dimostrata sempre competitiva sui verdi saliscendi inglesi. In più un ritrovato Melandri, reduce dall'ottimo week-end del round di Monza, a Donington vinse gara 1 nel 2011, fu secondo in gara 2 e replicò la vittoria lo scorso anno, sempre in gara 1, per poi finire coinvolto nell'incidente alla Goddards all'ultimo giro di gara 2. Chaz Davies, invece, gioca in casa e conoscendo molto bene il tracciato potrebbe presentarsi come il pilota sorpresa del week-end.

Marco Melandri (foto Fabrizio Carrubba)
Marco Melandri (foto Fabrizio Carrubba)

Il meteo, come sempre, potrebbe giocare a favore dei soliti maghi della pioggia. Tom Sykes e  Sylvain Guintoli sono tra i più esperti in condizioni di scarsa aderenza e considerando anche le rispettive posizioni in classifica non correranno certo in difesa. Il maltempo potrebbe favorire anche la Ducati, che a Donington, oltre a Checa e Badovini, per il Team Alstare, schiererà al via Nicolò Canepa come wild card, non essendo impegnato nella prova della SuperStock 1000, dove attualmente si trova in testa al campionato.

Situazione critica quella di Ducati. L'infortunio di Checa che ha costretto il pilota spagnolo a disertare la prova di Monza, unita alle difficoltà di sviluppo e messa a punto della Panigale, rendono difficile la speranza di ottenere risultati di rilievo, anche se i recenti test al Mugello con Badovini e Canepa hanno portato a sensibili miglioramenti a livello di interpretazione della ciclistica. Oltre a problemi di natura tecnica e di infortuni, ricordando che anche Ayrton Badovini soffre ancora i postumi delle cadute di Aragon ed Assen, il Team Alstare deve anche fare i conti con gli attriti pubblicamente dichiarati a Monza tra Batta, proprietario del Team, e  il responsabile racing Ducati, Bernhard Gobmeier.

Intanto il circus mondiale, già scarno di moto in griglia, perde un team e il suo pilota. E' di queste ore infatti la notizia che il Team Effenbert Liberty, con il suo pilota Mark Aicthinson, si ritira dal mondiale, a causa, secondo il comunicato stampa, della poca visibilità rispetto agli investimenti fatti dagli sponsor. Una decisione discutibile, soprattutto alla luce di quanto accaduto al team la scorsa stagione, con quattro piloti schierati ad inizio stagione e i licenziamenti durante il campionato dei piloti di punta Smrz e Guintoli.

Mark Aitchinson (foto Fabrizio Carrubba)
Mark Aitchinson (foto Fabrizio Carrubba)
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