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SBK Ducati: profondo rosso

Continua la crisi Ducati nel Campionato del Mondo Superbike. I risultati tanto attesi non arrivano e la situazione si fa sempre più difficile. Segnali di intesa, finalmente tra Team Alstare e Casa Madre.
A cura di Fabrizio Carrubba
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Per Ducati, Imola, doveva rappresentare il round della ripresa, della svolta, dopo un avvio di stagione particolarmente difficile, costellato di infortuni ai piloti, problemi di sviluppo, incomprensioni tra Team Alstare e Ducati e soprattutto mancanza di risultati apprezzabili.

Speranze – Sulle sponde del Santerno, nell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, il Team Ducati Alstare era arrivato speranzoso e forte di tre fattori chiave: la ripresa fisica di Carlos Checa, che ad Imola aveva fatto in passato terra di conquista, vincendo cinque gare sulle ultime sei disputate, il nuovo regolamento, che permetteva alla 1199 Panigale R di scendere in pista senza air-restrictor, e quindi a potenza piena, e la pista “amica”, favorevole alle caratteristiche tecniche del bicilindrico italiano. Imola invece si è trasformata in un incubo dal quale sembra difficile destarsi.

Piloti – Carlos Checa è arrivato ad Imola con la volontà di mettersi alle spalle i problemi fisici che lo hanno condizionato fino a questo punto della stagione. Nelle settimane precedenti alla gara ha svolto un gran lavoro di riabilitazione per recuperare lo stato di forma. Purtroppo, le cadute nella Superpole e nelle libere della domenica, poco prima della gara, hanno minato il pilota spagnolo più sul piano morale che fisico. Carlos non ha trovato il feeling e la grinta che lo avevano contraddistinto sul circuito di Imola nelle passate stagioni e le due manches disputate sono state decisamente negative, con un undicesimo e un dodicesimo posto.

Ayrton Badovini, per contro, ha dato segni di speranza durante tutte le sessioni di prova, segno che comunque una leggera ripresa si è verificata. Badovini conquista il quarto tempo nella giornata di venerdì, risale al terzo nella Superpole 1, migliora con il secondo tempo nella Superpole 2 e poi si attesta a centro gruppo, chiudendo le due manche ottavo e decimo.

Ducati Panigale – La Panigale sembra non reagire come dovrebbe allo sviluppo a cui è sottoposta. Se da un lato il regolamento cerca di sopperire alla mancanza di risultati – aumentando prima il diametro degli air-restrictor per poi eliminarli definitivamente – dall’altro in casa Ducati non si riesce a trovare la strada della competitività. Non regge più neanche ormai la scusa del progetto nuovo. È vero che la Panigale è al suo primo anno in SBK, ma gareggia regolarmente nella Superstock già dalla scorsa stagione, dove aveva conquistato il secondo posto con La Marra, mentre nel campionato in corso è ampiamente in corsa per il titolo con Canepa. L’evoluzione e lo sviluppo delle SBK sicuramente ha il suo peso e il progetto recente ha bisogno di maggior tempo e soluzioni rispetto alla concorrenza che utilizza modelli collaudati da anni, ma il divario tra Stock e SBK è veramente troppo poco.

Team Alstare – Il Team non ha nulla da recriminare: Francesco Batta, patron del Team Alstare, è un nome storico della SBK e a lui e alla sua struttura riesce difficile imputare delle responsabilità. I tecnici preparati e un reparto corse con una conoscenza tecnica di primo livello hanno sempre dimostrato di sapere compiere il proprio lavoro. I dissapori tra Team e Casa Madre, con l’alterco a mezzo stampa tra Batta e Gobmeier, Direttore Generale di Ducati Corse, scaturito a Monza sembrano essere stati risolti con l’incontro avvenuto proprio a Imola tra il Team Manager Batta e Claudio Domenicali, Amministratore Delegato Ducati. Se nella prima fase del campionato Batta si era trovato con le mani legate nell’ambito dello sviluppo, rivendicato da Gobmeier come compito interno a Ducati, ora, visti i risultati non certo soddisfacenti, c’è un impegno comune, che è quello di riportare ai vertici Ducati, utilizzando le risorse che il reparto corse del Team Alstare può offire, lavorando direttamente sulla moto e proponendo soluzioni costruttive da sottoporre all’approvazione di Ducati Corse. La strada per riportare le rosse di Borgo Panigale nell’olimpo della SBK è ancora lunga, e il prossimo appuntamento, Mosca, non risulta sulla carta tra i circuiti ideali per Ducati, ma i propositi di rinascita iniziano a vedersi con questa nuova intesa.

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