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SBK Gara 2 Imola: imprendibile Sykes, nuovo leader del Mondiale

Imola si tinge di verde con la doppietta di Tom Sykes su Kawasaki che fa sua anche gara 2 e si porta in testa al mondiale. Caduta per Giugliano e gara in difesa per Melandri, vittima di problemi che condizionano la sua gara e quarto al traguardo.
A cura di Fabrizio Carrubba
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Mondiale completamente riaperto al via di Gara 2 sull'Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola. Dopo Gara 1, condotta e vinta in maniera magistrale da uno scatenato Tom Sykes, e con Guintoli per la prima volta nella stagione costretto al ritiro a seguito della rottura del motore della sua Aprilia, la leadership del transalpino è insidiata pericolosamente dal pilota Kawasaki, che si presenta al via della seconda manches con solo 3 punti di distacco. Gara di attacco per tutti, quindi, sia per strappare il primo posto in classifica che per difenderlo, con Laverty e Melandri ancora abbondantemente in corsa per il titolo. La legge della pista però premia un incontenibile Sykes, che firma la doppietta ad Imola, e va a vincere anche Gara 2. Guintoli contiene i danni con un terzo posto, ma il nuovo leader del Mondiale diventa il pilota Kawasaki.

Si spengono i semafori – Al via Sykes non sbaglia la partenza e tiene la prima posizione sul gruppo. Bene subito Davide Giugliano, subito alla ruota della Kawasaki. Non sbaglia Jonathan Rea che in terza posizione precede la coppia di Aprilia ufficiali con Laverty e Guintoli nell'ordine. Marco Melandri, che nella pausa tra Gara 1 e Gara 2, ha optato per regolazioni sull'anteriore al fine di ridurre i problemi di chattering, segue in quinta posizione. Brutta la partenza di Checa, che dopo l'opaca prestazione in Gara 1 transita al secondo giro in quattordicesima posizione.

Cadute – Giugliano al terzo giro, nel tentativo di tenere il passo di Sykes, perde l'anteriore alla Tosa e finisce la sua corsa. Gara 2 perde uno dei protagonisti che aveva brillato sia nelle qualifiche che in Gara 1. Caduta anche per Vittorio Iannuzzo al quarto giro. Nel GP di casa sono già due gli italiani fuori dai giochi. La cattiva sorte colpisce anche Eugene Laverty che alla Rivazza perde prima l'anteriore e nel tentativo di tenere la moto finisce a terra. Un brutto colpo il classifica per l'irlandese che colleziona il terzo zero della stagione e vede sfumare la possibilità di riagganciare la vetta della classifica.

Solita fuga – A metà gara Sykes si ritrova solitario in fuga, con Jonathan Rea staccato di quasi 4 secondi. Guintoli e Melandri viaggiano in coppia in terza e quarta posizione, con Chaz Davies in rimonta su di loro. Camier e Baz danno vita a un bel duello per la sesta posizione mentre Cluzel, Haslam e Badovini combattono nelle retrovie per la nona posizione. Gara in solitaria anche per Checa in dodicesima posizione. Le posizioni sembrano ben delineate, fino a quando Melandri inizia ad alzare i tempi sul giro, permettendo a Davies di avvicinarsi che di fatto recupera 4 decimi al giri. I problemi di Melandri sembrano i soliti: chattering all'anteriore e consumo anomalo della gomma posteriore. La moto ondeggia sia in staccata che in accelerazione e la gara in difesa è l'unica soluzione per contenere i danni in termini di punti in classifica. Le emozioni in pista sono poche e solo Baz e Camier continuano la loro lotta per la sesta posizione.

Finale di gara – Sykes domina dal primo all'ultimo giro, con Rea incapace di recuperare ed attento a non commettere errori come successo in Gara 1. Guintoli controlla, limita i danni e si accontenta del terzo posto, insufficiente a mantenere la prima posizione in classifica mondiale. Solo Davies al penultimo giro attacca Melandri, sorpassa e prova l'allungo. Melandri prova a resistere e all'ultimo giro riprende la posizione. L'arrivo in volata tra i due compagni di squadra è da brivido con Davies che prova il tutto e per tutto in uscita della variante con la moto che si scompone pericolosamente. Sykes domina Gara 2. Sul podio Jonathan Rea e Sylvain Guintoli. Quarto Melandri.

Ordine d'arrivo Gara 2

1. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 37'51.947
2. Jonathan Rea (Pata Honda World Superbike) Honda CBR1000RR 37'56.979
3. Sylvain Guintoli (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 38'02.148
4. Marco Melandri (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 38'05.067
5. Chaz Davies (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 38'05.577
6. Loris Baz (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 38'15.896
7. Leon Camier (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 38'17.367
8. Michel Fabrizio (Red Devils Roma) Aprilia RSV4 Factory 38'28.458
9. Leon Haslam (Pata Honda World Superbike) Honda CBR1000RR 38'32.131
10. Ayrton Badovini (Team Ducati Alstare) Ducati 1199 Panigale R 38'33.047
11. Jules Cluzel (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 38'34.835
12. Carlos Checa (Team Ducati Alstare) Ducati 1199 Panigale R 38'44.129
13. Max Neukirchner (MR-Racing) Ducati 1199 Panigale R 38'48.299
14. Federico Sandi (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 39'07.939
15. Noriyuki Haga (Grillini Dentalmatic SBK) BMW S1000 RR 39'17.157
RT. Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 7'16.358
RT. Davide Giugliano (Althea Racing) Aprilia RSV4 Factory 3'36.790
RT. Vittorio Iannuzzo (Grillini Dentalmatic SBK) BMW S1000 RR 3'47.718
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